Enna. Rinvio inaugurazione campo di atletica per mancanza allaccio luce
Enna-city - 15/07/2009
Enna. E’ probabile che l’inaugurazione e la ripresa delle attività agonistica nel campo di atletica, ristrutturato, debba essere rinviata ad altra data perché ancora l’Enel non è stata in grado di provvedere all’allaccio della luce, nonostante le continue sollecitazioni, partite dall’ufficio tecnico del comune capoluogo. Nella sostanza i lavori di ristrutturazione ed ammodernamento del campo di atletica con una spesa superiore ai 2 milioni e 500 mila euro sono stati completati, in questi giorni si stanno completate tutte le segnaletica e la messa in opera della targhette che segnalano le varie gare; si potrebbe effettuare sia il collaudo da parte tecnica, sia anche da parte del tecnico incaricato della Federazione Italiana di Atletica Leggera, ingegnere Chico Sanseverino, ma tutto questo può essere annullato perché l’Enel non si decide ad allacciare la luce, nonostante l’ufficio tecnico comunale chiede l’allaccio da gennaio del 2008, ripetuto nell’ottobre del 2008 e recentemente nell’aprile del 2009. Tutte le telefonate e i solleciti sono caduti nel vuoto e non si riesce a capire perché l’Enel si ostini ad ignorare la richiesta fatta dal comune ennese, specie per un impianto sportivo che interessa la collettività e che è atteso da tutte le società di atletica leggera della Sicilia. La ultimazione dei lavori aveva spinto il comune, il Coni provinciale e la Fidal regionale ad attivarsi per inaugurare l’impianto con un meeting, che dovrebbe essere organizzato dopo i mondiali di atletica di Berlino, ma ovviamente senza l’allaccio della corrente elettrica non è possibile fare niente. L’Ufficio tecnico comunale ha cercato tantissime volte di spingere il vertice regionale dell’Enel ad intervenire per effettuare l’allaccio, ma sino a questo momento i tentativi sono stati vani, non si riesce ad avere un contatto concreto, una risposta valida.Un comportamento incomprensibile da parte di Enel, che lancia campagne promozionali, ma poi al momento di dimostrare efficienza e qualità tutto cade nel silenzio più nero ed irritante perché non si può bloccare un impianto sportivo, costato un sacco di soldi, perché non c’è risposta a richieste che sono state fatte un anno e mezzo fa e quello più grave non si riesce a trovare un interlocutore che possa dare risposte certe.