Enna. Riceviamo e pubblichiamo: “Mi dispiace constatare che il consigliere Malfitano alimenta la polemica, miscelando aspetti tecnici e politici, con considerazioni che generano confusione e allarmismo ingiustificato.
Il sottoscritto non ha voluto, ne vuole, assurgere al ruolo del difensore dell’A.P., la quale svolge il proprio ruolo di indirizzo politico, ma ha cercato di fornire informazioni corrette sulla vicenda del muro del liceo scientifico di Nicosia.
Il suo completamento per le inadempienze delle imprese appaltatrici si trascina da quattro anni e questi sono aspetti tecnici che competono al mio ufficio. In questa vicenda la parte politica non ha giocato alcun ruolo e la parte tecnica ha dovuto rispettare la tempistica dettata dalle norme sui Lavori Pubblici.
Oggi superate le difficoltà tecniche, posso affermare che i lavori saranno completati entro l’estate e senza somme aggiuntive rispetto a quelle originariamente finanziate dall’A. P..
Per maggiore chiarezza, ribadisco, il finanziamento proposto dal consigliere Malfitano, con l’emendamento, ancorché concesso non sarebbe stato utilizzato, in quanto non necessario. Di ciò aveva piena consapevolezza il capogruppo del PdL che prima di intervenire alla seduta di consiglio, in cui si sarebbe trattato l’emendamento, mi aveva chiesto se quella somma aggiuntiva era necessaria per il completamento dell’opera.
Diversa, rispetto alla precedente, è la vicenda del trasferimento del liceo classico di Enna nello stabile di viale Diaz (ex caserma dei VV.F.). Per questa l’aspetto politico è prevalente in quanto il trasferimento è avvenuto per ottemperare ad un preciso indirizzo dell’Amministrazione. Indirizzo che avrei potuto disattendere se, come sostiene il consigliere Malfitano, per ottemperarlo avrei sottoposto alunni ed operatori scolastici a rischi gravi per la loro incolumità. Basta ricordare che, sino a pochi mesi prima, in quello stabile vi era il comando provinciale dei VV. F. per comprendere l’infondatezza di tale affermazione.
La scuola prima di essere trasferita in viale Diaz si trovava nello stabile di via Bagni (ex uffici CO.RE.CO), con studenti accampati in modo indegno, con spazi ridottissimi e carenze igienico sanitarie intollerabili. Questa era la prima sede provvisoria individuata dall’A.P. dopo la chiusura della sede storica di via Roma che necessitava di adeguamenti statici, questi sì necessari a salvaguardare l’incolumità fisica degli alunni e degli operatori.
Ad avviso dello scrivente il trasferimento ha consentito di migliorare notevolmente le condizioni igienico sanitarie e la vivibilità per gli utilizzatori della scuola. Per accertarsene è sufficiente intervistare alunni ed operatori scolastici. Ovviamente questa sede non ha e non può avere gli standards minimi previsti dalle norme vigenti e conseguentemente non potrà mai diventare una sede scolastica stabile. Se il consiglier Malfitano intende questo per stato di agibilità scolastica, posso confermare che questo non esiste, ma a maggior ragione non esisteva nella precedente sede provvisoria.
Per la sede storica, dove tra un anno potrebbe rientrare la scuola, l’ufficio ha predisposto un progetto di adeguamento sismico che è stato finanziato , dal Ministero delle Infrastrutture,con il II piano di infrastrutturaione e messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Nelle more della sottoscrizione del contratto di mutuo con la Cassa DD. PP. l’ufficio ha già espletato la gara d’appalto e non appena possibile sottoscriverà il contratto e consegnerà i lavori all’impresa che ha un anno di tempo per il suo completamento.
Per quanto riguarda le notizie riguardanti gli edifici scolastici, di competenza della provincia, il dott. Malfitano può controllare i verbali della II commissione consiliare, di cui lui è componente, per verificare che ho relazionato, più volte, anche in forma scritta.
Concludo con il proposito di dedicare il mio tempo e le mie energie al lavoro, senza farmi distrarre da polemiche ”politiche !”, si fa per dire, attente più alla forma che alla sostanza. Rinnovando, al dott- Malfitano, l’invito a rivolgersi all’ufficio per tutti i chiarimenti che riterrà necessari con la speranza che anche lui possa contribuire a risolvere qualcuno dei tanti problemi esistenti”.
Ing. Enrico Cascio Dirigente della Provincia
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Quanto pubblicato in data 1.7.09:
Sulla polemica accesa in merito alla messa in sicurezza del muro di sostegno che costeggia il Liceo Scientifico di Nicosia, il Consigliere Malfitano intende chiarire che le considerazioni erano di natura prettamente politica e non avevano nulla a che vedere sotto il profilo tecnico. “Ma visto che a rispondermi, a mezzo stampa, non è stato l’apparato politico ma, bensì, quello burocratico dell’Ente Provincia, mi sembra non solo opportuno ma, altresì, doveroso esprimere qualche personale considerazione al Dirigente provinciale, ing. E. Cascio – così inizia la lettera del Consigliere provinciale Sergio Malfitano del PdL – Il dirigente ing. Cascio, a mio avviso, anziché assurgere al ruolo di difensore dell’A.P. ed accusare il sottoscritto di non aver chiesto gli opportuni chiarimenti al suo Ufficio, dovrebbe occuparsi, quando viene richiesta una qualsiasi informazione, al suo stesso Ufficio, di assolvere al compito nei tempi e nei modi previsti per legge.
Intanto, nel merito del consolidamento del muro in questione, Lei, Ing. Cascio, non chiarisce per nulla se l’intervento sarà portato a termine con la somma residua dei precedenti lavori o, com’è in realtà, è stato necessario effettuare un incremento della stessa somma.
Quindi è più che lecito affermare che se tale incremento si fosse già effettuato in fase di variazioni di bilancio, come da me richiesto in aula, nella circostanza, di certo, avremmo recuperato tempo prezioso, non solo in termini di sicurezza per l’area interdetta ma, anche, nell’economia dei lavori scolastici dello stesso istituto.
Ma a questo punto è anche necessario, da parte mia, chiarire, all’opinione pubblica come, l’Ufficio da Lei diretto, non ha ottemperato nei termini previsti per legge, qualche mese fa, ad una mia richiesta di produzione di tutta la documentazione, in materia di sicurezza, riguardo ai locali ennesi della ex caserma dei Vigili del Fuoco di Viale Diaz, parte dei quali adibiti ad ospitare gli studenti del Liceo Classico di Enna.
Difatti, la stessa, mi è stata consegnata oltre i termini previsti dalla legge e, per di più, senza la sua necessaria firma di attestazione.
Perché non dichiara come Lei, Ing. Cascio, nella qualità di Dirigente dell’Utp competente, ha permesso un trasferimento dello stesso Liceo Classico di Enna in locali, i quali sono, a tutt’oggi, sprovvisti dello stato di agibilità per uso scolastico?
Tutto ciò è, innanzitutto, decisamente illegale e, contestualmente, sottopone la popolazione studentesca e degli stessi operatori scolastici ad una mancata garanzia di sicurezza ed incolumità per la propria vita!!!
Carissimo ing. E. Cascio, perché non dedica ogni energia sua e del suo Ufficio per cercare di utilizzare questo tempo estivo di “fermo scolastico” per mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici di competenza della Provincia???
Non basterà la sua persona né l’intera A.P. ad imbavagliare il sottoscritto, il quale, in maniera decisa e risoluta, porterà avanti la sua battaglia a favore della sicurezza degli edifici scolastici!!!
Che nessuno viva più quei drammatici momenti del 22 novembre scorso, durante il crollo del Liceo Darwin di Rivoli!!!
Lei, piuttosto, Ing. Cascio, cerchi adesso di impegnarsi nel fornirmi tutte le notizie necessarie alla sicurezza degli edifici scolasti di competenza della Provincia nel modo più esaustivo e nei tempi più brevi possibili, coma da mia richiesta inviata in data odierna al Sig. Presidente della Provincia, dott. Monaco!!!“.