Troina: Corsini Festival 2009
Enna-Cronaca - 30/06/2009
TROINA. E’ ricco il cartellone del “Corsini Festival 2009”, organizzato dal Comune, che si terrà per tre giorni dal 3 a 5 luglio. I ballerini Angelo Grasso ed Antonella Grasso, alla Cittadella dell’Oasi Hotel, daranno lezioni gratuite di tango, un ballo di coppia unita (o chiusa come dicono i francesi) dai passi complicati e poco chiari, addirittura innaturali. Ci saranno delle “milonghe” sotto le stelle in piazza Conte Ruggero e spettacoli gratuiti di musica con l’Argento Tango Quartet e l’Orchestra Sinfonica dell’Ersu di Catania e di danza con i ballerini Cristina Cisneros e Virgina Porrino, naturalmente di tango, con letture di brani Borges, nel chiostro dell’ex convento Sant’Agostino. Ci saranno anche i ballerini argentini di tango Luis Castro e Claudia Mendoza che si esibiranno e riceveranno il Premio Corsini 2009. Con questo festival, il Comune vuole rendere omaggio ad Ignacio Andrea Corsini, nato a Troina il 13 febbraio 1891 e morto nel 1967 in Argentina. Nel paese sud americano, dove è considerato una sorta di gloria nazionale, Corsini fu un cantante di tango famosissimo ed attore cinematografico dal portamento elegante, dal comportamento leale e dai modi gentili per cui fu chiamato “cantor nacional” e “caballero cantor”. Nel 1896, il piccolo Ignazio partì per l’Argentina con il fratellino e la madre Maria Soccorso Salomone. Per una ragazza madre non doveva essere facile la vita in un piccolo paese dell’entroterra siciliano alla fine dell’800. Da qui la decisione di lasciare Troina e tentare la fortuna in un paese lontano. Non si è mai saputo chi fosse il padre di Corsini e perché sua madre, appena arrivarono in Argentina, gli diede il cognome Corsini, che è un cognome diffuso in Toscana ed Emilia Romagna, ma non esiste a Troina. Il tango nasce nelle periferie di Buenos Aires e di Montevideo verso il 1880 come prodotto di una mescolanza di culture e di popoli diversi. Sulle le origini di questo ballo, le ipotesi sono molte. Jorge Luis Borges, il grande scrittore argentino che è sempre citato, quando si parla di tango, sebbene non gli facesse piacere, condivide l’ipotesi messa persino in versi dal poeta Miguel A Camino: “All’indole erotica, o postribolare, che tutti abbiamo ravvisato nel tango, egli aggiunge un’indole bellicosa, di combattimento gioioso, di simulazione di lotta”. La definizione più nota del tango, però, è quella che ne diede Enrique Santos Discépolo, che è considerato il filosofo del ballo argentino: “E’ un pensiero triste che si balla”.
Silvano Privitera