Enna – “Evidentemente l’avere preso una netta posizione sul rispetto che bisogna avere delle istituzioni ha scatenato, com’era logico attendersi, delle prese di posizione che stanno alimentando il dibattito di questi giorni” così inizia il segretario comunale del capoluogo del PD Vittorio Di Ganci, che continua: “Il Partito Democratico, con il suo segretario comunale ha voluto porre l’accento sul fatto che un Consiglio comunale non viene celebrato per mancanza del numero legale e si perde l’opportunità di discutere di un tema molto importante quale è quello della scuola e dei provvedimenti che stanno portando allo sfascio la scuola pubblica e che nei prossimi tre anni determinerà nella nostra provincia un taglio occupazionale di 500 posti. Il lavoro egregio che è stato svolto da tutti i componenti della terza commissione consiliare, senza distinzione di appartenenza politica, nel preparare il dibattito consiliare, dopo avere approfondito l’argomento e dopo avere sentito le parti sindacali, è stato vanificato in un sol attimo. I problemi della scuola sembra appartengano soltanto ai docenti e al personale amministrativo tecnico ed ausiliario che vi opera, mentre il resto della società lo vive come un problema marginale. Non è affatto così perché la “controriforma Gelmini”, con l’introduzione del maestro unico, con la riduzione delle ore di compresenza utili per percorsi individualizzati per gli alunni più bisognosi, con la reintroduzione del voto in condotta, con la riduzione del tempo pieno e prolungato, con la modifica degli indirizzi di studio al secondo grado, con la mancata assegnazione di risorse finanziarie necessarie per il pagamento del personale supplente, non farà altro che cambiare in peggio il volto della scuola pubblica italiana. I genitori, oggi, non si rendono conto di tutto ciò perché i cambiamenti saranno attuati con l’inizio del prossimo anno scolastico. La soppressione dei posti e il trasferimento d’ufficio di molti docenti determinerà l’impossibilità di garantire la continuità didattica. La riduzione del personale ausiliario determinerà l’impossibilità di garantire la sorveglianza degli alunni e la realizzazione di progetti pomeridiani che tanto servono a contrastare i fenomeni di dispersione scolastica e di bullismo. Il personale supplente non percepisce lo stipendio da alcuni mesi per mancanza di fondi e nessuno se ne accorge. Di tutto questo e di molto altro ancora si doveva occupare il Consiglio comunale che non si è svolto. Evidentemente questi temi, che interessano il futuro dei nostri figli, da alcuni non sono considerati degni di attenzione. Forse se i consiglieri fossero stati “tallonati” quotidianamente da professori o da bidelli avrebbero avvertito di più l’esigenza di un dibattito vero e costruttivo anche se con posizioni politiche differenti. Solo così sala d’Euno può ritornare ad essere il luogo deputato alla politica. Certamente il gruppo consiliare del partito democratico, essendo maggioranza in consiglio, deve dimostrare più degli altri di voler recitare un ruolo da protagonista e su questo sarà compito mio intervenire”.
In merito, poi, alle questioni puntualizzate dal Consigliere comunale, Giovanni Contino, ex Presidente del Consiglio comunale, Vittorio Di Ganci puntualizza alcuni aspetti:
“Il consigliere Contino vive un momento di confusione politica e ogni tanto non si rende conto dove si trova. Ricordo perfettamente quando all’interno del Partito democratico lui come tantissimi altri hanno voluto l’azzeramento della prima Giunta Agnello di cui io facevo parte e non per questo me ne sono uscito dal Partito o ho fatto dichiarazioni pubbliche, pur ritenendo in cuor mio di avere subito un torto, così come lo stesso Contino ebbe modo di dirmi. Forse anche per questo mio comportamento (non certo per mia aspirazione) sono stato eletto dal 90% del partito che democraticamente ha espresso la sua preferenza rispetto alle candidature proposte. Mentre io ho deciso di continuare ad esprimere la mia opinione, anche in disaccordo con altre posizioni, all’interno del partito, Contino ha lasciato il partito democratico, salvo poi sostenere in campagna elettorale un candidato dello stesso partito del cui risultato tanto si vanta da farlo sapere all’intera città. Ha detto bene, nel suo comizio di ringraziamento l’Europarlamentare Crocetta che esortava a stare all’interno del Partito democratico per una grande battaglia di rinnovamento, affermando che non ci può essere società civile fuori dagli schemi politici. Forse quella parte di discorso il consigliere Contino se la dovrebbe fare spiegare meglio: io in fondo non ho fatto altro che continuare a fare politica all’interno del mio partito, senza mania di protagonismo, senza chiedere mai nulla in cambio e con l’intendo di costruire e non di demolire; lui invece ha preferito uscirsene esprimendo a 360° il suo dissenso su tutto e su tutti.
Quanto all’invito a dimettermi dalla carica di segretario ricordo al Consigliere comunale Contino che potrei prendere in considerazione tale ipotesi solo se mi venisse fatta dalla direzione del partito democratico e non certo da chi non ha alcun titolo a farlo”.
n.d.r.: La terza commissione consiliare presieduta dal Consigliere Sanfilippo ha inviato il 16/05/09 al presidente del Consiglio comunale una richista di consiglio straordinario con all’ordine del giorno la legge 133, meglio conosciuta come legge Gelmini, firmata da tutti i componenti ad eccezione dei capi gruppo del Pdl.