L’iceberg ormai è stato urtato aspettiamo solo che affondi! Strategie per salvare la provincia di Enna? Le scialuppe le hanno già prese ….. uomini che scongiurano l’estinzione di una razza, forse! Ma le idee ancora stanno sul ponte, ultimo ad affondare, ma nel panico nessuno le ascolta, idee che non trovano riscontro, gente sorda, incredula ormai rassegnata.
Il paesaggio è assolutamente visibile a tutti: erba per le strade, sui monumenti, spreco di denaro per spazi verdi senza raziocinio, piantati in periodi sbagliati e ormai secchi, il traffico poi quello delle montagne russe che disorientano, sconvolgono e poi si scende storditi e confusi, invece di scongiurare l’uso delle automobili si favoriscono parcheggi selvaggi dove anche le ambulanze restano bloccate in minuti preziosi per la vita umana, ma non importa basta berci su un caffè possibilmente con la macchina vicina!
Nelle città civili vi sono corsie preferenziali per bus e mezzi di soccorso o di controllo stradale, qui c’è solo caos, speriamo che da esso nasca qualcosa e che non dobbiamo subirne un’esplosione.
Parliamo pure dello stato di igiene in cui versa la città, bidoni maleodoranti, mai disinfettati, spazzatura bocconcino prelibato per topi e cani e poi mercatini del più non posso: materassi, cucine, televisori……… 8 operatori tenevano pulita la città 88 non ne sono in grado!!! Chi c’è dietro questo sfacelo la mano destra colpisce la sinistra ed entrambe si sfregano a mò di un certo Pilato che fece bagnare gli altri in un’acqua fetida.
Forse bisognerebbe abbandonare per un po’ l’aula consiliare e scender tra le strade della provincia di Enna, tra le piazze, fra la gente che cerca una scialuppa nei volti di chi ha il coraggio di esternare solo illusioni e non sa spiegarci perché Enna va a picco 1000 mt sottoterra.
Luisa Gardali