Enna. Discarica di Cozzo Vuturo. Termovalorizzatori Sì/No
Enna-Cronaca - 14/06/2009
Enna. Nel convegno interregionale, svoltosi presso l’auditorium della facoltà di Ingegneria della Kore, che riguardava i termovalorizzatori, la raccolta differenziata e l’emergenza rifiuti, l’ingegnere Natale Zuccarello, responsabile dell’assessorato regionale al territorio della Valutazione di impatto Ambientale (Via e Vas), ha citato la discarica di Cozzo Vuturo, che si trova a circa 5 chilometri da Enna, come esempio di discarica efficiente e razionale, che potrebbe risultare importante non appena entrerà in funzione un apparecchio che ridurrà del 40 per cento l’entità dei rifiuti che saranno immessi in discarica, praticamente solo la parte secca con evidenti vantaggi economici ed ambientali.
“Cozzo Vuturo, l’unica discarica funzionante in territorio della provincia di Enna, sul piano tecnico – ha dichiarato Natale Zuccarello, ex capo del genio Civile di Enna – è una discarica che ha delle evoluzioni tecniche molto interessanti, che sta subendo un’evoluzione tecnica in quanto sono stati alzati i profili dei volumi, dopo che il primo livello si è esaurito”. E’ prevista la utilizzazione di un’apparecchiatura, che dovrebbe consentire di lasciare alla discarica solo la parte secca, quindi con una riduzione dei rifiuti del 45 per cento, mentre il possibile incremento della raccolta differenziata, l’utilizzo a pieno tempo degli impianti di compostaggio di Dittaino e quello di valutazione dei rifiuti di Gagliano potrebbero veramente dare una svolta all’emergenza rifiuti della provincia di Enna e nel contempo abbassare sostanzialmente l’entità delle tariffe che da anni sono “il pomo della discordia “ di tutti gli utenti e la “croce” di tutti i sindaci.
La termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, la sua applicazione nell’emergenza rifiuti è stato il tema centrale di un convegno, organizzato dall’Associazione degli Ingegneri per l’ambiente ed il Territorio, svoltosi presso l’auditorium della facoltà di ingegneria della Kore, relatori esperti del settore di valore nazionale, ambientalisti e tecnici. Un interrogativo quello dei termovalorizzatori che si dibatte da tempo in campo nazionale e, come ha sottolineato l’ingegnere Giuseppe Mancini, presidente dell’Aiat (ingegneri ambientali), che ha bisogno di tanta chiarezza perché molta la confusione che regna anche tra gli addetti ai lavori. Tra l’altro nella fase iniziale del convegno, l’ingegnere Natale Zuccarello, responsabile del servizio di valutazione ambientale dell’assessorato, ha comunicato che l’inceneritore di Messina ha ottenuto l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) indispensabili per iniziare la sua attività, e che la discarica di Cozzo Vuturo, nelle vicinanze di Enna, che accoglie i rifiuti dei 20 comuni, si sta avviando con autorizzazione regionale, a migliorare la qualità dei rifiuti che andrà a selezionare. L’ingegnere Mancini, che di fatto ha aperto il convegno, dopo i saluti di alcuni rappresentanti amministrativi e tecnici, ha dichiarato che il convegno è un messaggio chiaro a tutti su quello che bisogna fare per uscire dall’emergenza rifiuti, che è un problema di grande attualità, perché ha un forte impatto mediatico. “Sono stati già pubblicati i bandi per la realizzazione di 4 termovalorizzatori in Sicilia – ha dichiarato Giuseppe Mancini – questo significa dare una svolta all’emergenza rifiuti, perché, allo stato attuale, il 95 per cento dei rifiuti in Sicilia vanno a finire in discarica; siamo agli ultimi posti nella raccolta differenziata per cui i termovalorizzatori di progettazione avanzata possono rappresentare una svolta importante per il territorio siciliano ed abbinata dovrà crescere nelle scuole l’educazione all’ambiente, ad una razionale selezioni dei rifiuti, ad una raccolta differenziata che sia efficiente e valida”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’ingegnere Zuccarello, che ha sottolineato come “la raccolta differenziata deve essere l’obiettivo prima delle amministrazione pubbliche per evitare che la Sicilia continui ad essere in emergenza rifiuti; i termovalorizzatori potrebbero essere una delle soluzioni di questo problema” .Tantissimi i relatori dall’ingegnere Raciti, direttore dell’Osservatorio Rifiuti Arra sul “ruolo della termovalorizzazione nella gestione integrata dei rifiuti in Sicilia” all’ingegnere Mario Grosso del Politecnico Milano sulla “scelta delle migliori tecnologie possibili”; al professor Viviani dell’Università di Palermo su “La discarica come elemento residuale” all’ingegnere Interri dell’Università di Catania sull’incidenza “del trasporto dei RSU”, mentre i chiusura si è parlato di impatto delle emissioni e valutazione del rischio nel processo di termodistruzione degli RSU. L’ingegnere Marino, direttore generale dell’Arpa Sicilia, e il professor Salvatore Sciacca hanno trattato il ruolo dell’Arpa nelle emissioni e impianti di termovalorizzazione e il rischio per la salute pubblica.