Enna. “Ai sensi della logge regionale 7 del92 che stabilisce quale obbligo per il presidente della provincia quello di relazionare semestralmente in consiglio provinciale sull’attività svolta, si fa una specifica richiesta sulla sua inadempienza” questa l’accusa che lancia il Consigliere del PD, Paolo Buscemi.
L’esponente dell’opposizione così continua: “Abbiamo atteso e sollecitato più volte nel corso di questo anno la relazione che avrebbe dovuto illustrare la tanto conclamata ‘Svolta’ annunciata in campagna elettorale. Nel silenzio assoluto del Presidente Monaco provo a delineare il percorso seguito in questo anno dal presidente e dalla sua Giunta”.
A questo punto il Consigliere Buscemi scende nei particolari: “Il programma della coalizione di centro destra in campagna elettole fece molta presa sugli elettori perché trattava temi caldi che necessitano di soluzioni immediate e di scelte forti: nello specifico parlo del problema dei rifiuti.
Si aspettava la sentenza del Cga per provvedere alla rimodulazione delle tariffe per attuare una seria politica della raccolta differenziata che poteva premiare i cittadini più virtuosi con dei premi in bolletta, procedere verso la creazione del consorzio dei comuni sollecitando una riforma complessiva del sistema al parlamento Regionale e non gestire più il servizio in situazioni di emergenza garantendo i livelli occupazionali e una bassa tariffa.
Ad oggi il Presidente non è riuscito neanche a proporre una linea condivisa tra i Sindaci del centro destra e neanche ad ottenere l’accelerazione sulla riforma intervenendo direttamente con pressanti sollecitazioni al governo Lombardo lasciando allo sbando e alla deriva i tanti cittadini e i lavoratori del comparto che ad oggi vessano in situazioni di assoluta incertezza e precarietà.
Per quanto riguarda le infrastrutture e la rete stradale provinciale il problema della viabilità dovevano essere una delle priorità da affrontare per garantire l’uscita dall’isolamento della nostra comunità, il Presidente come priorità aveva citato gli investimenti per il rifacimento delle strade provinciali avvalendosi di fonti di fiananziamento a livello statale e comunitario, bene ad oggi mi risulta che i fondi stanziati dal governo statale per il rifacimento delle strade dell’ennese siano stati utilizzati per cancellare l’Ici sulla prima casa, nel totale silenzio della maggioranza e del suo Presidente, e che di progetti comunitari non si sente parlare da tempo nel palazzo della provincia tuttavia il Presidente ha pensato bene di nominare un consulente di Palermo con la qualifica di esperto sulle politiche Comunitarie.
Per non parlare dei tanto attesi provvedimenti sulle partecipate e sulle società controllate ad oggi inesistenti, che dovevano andare verso una riconversione e una razionalizzazione dei costi per garantire economicità ed efficienza nei servizi offerti e che invece sono oggetto di dibattito e di divisione nel centro destra secondo le più tradizionali logiche di spartizione del sottogoverno politico”.
Conclude Buscemi: “Per tutti questi temi e per tante altre proposte ben formulate ma a cui mai si è dato corso, vorrei sapere cosa si è messo in campo, visto il silenzio di Monaco e della Sua Giunta, ma, soprattutto, gradirei che il Presidente non nascondesse le evidenti divisioni politiche della sua maggioranza e l’inefficienza amministrativa dei suoi assessori dietro accuse strumentali ed infondate verso il personale dipendete dell’ente, mortificando il lavoro di chi, per anni, ha dato lustro alla provincia regionale di Enna, quando a dare gli indirizzi politici vi era una classe dirigente che aveva una visione strategica dello sviluppo del territorio”.