Enna. “Io sono, tu sei, noi siamo cittadini del mondo”, questo il progetto che ha coinvolto 28 docenti, 33 alunni immigrati e 20 carcerati di diverse nazionalità del circolo didattico De Amicis, scuola questa che ha il più alto numero di ragazzi multietnici. Maria Belato, dirigente scolastico (scuola che ha il maggiore numero di studenti extracomunitari), ha voluto con la realizzazione di questo progetto che si raggiungesse una sintonia perfetta di integrazione, scopo raggiunto con un finale di commoventi abbracci tra genitori di origini diverse. Un progetto di multiculturalità che ha visto lo sportello di ascolto, la scuola carceraria, laboratori di arte ed immagini, cineforum ed, infine, la cucina multietnica. Un messaggio di guardare ogni persona come una sorella/ fratello. Durante il percorso del progetto mamme e bambini italiani e stranieri, persone tutte di origini diverse per colore, religiosità, usi e costumi, che si sono scambiati ricette ed ingredienti, che hanno condiviso un’esperienza emozionante e, soprattutto, umana. Positivo il condividere usi, costumi e piatti tipici, hanno valorizzato la loro creatività e rafforzato la socializzazione. Il giorno finale all’insegna del cuscus di pesce, carne e vegetariano; cucina araba; tajine d’agneau marocchino; uova colorate e pulcini rumeni, bult de mamaliga; ciorba de perisoare (polpette di carne); olio di argan e dolci a non finire. La scuola carceraria ha predisposto un nutrito libro colorato di ricette tipiche dei vari paesi d’origine, un vero e proprio ricettario multietnico. Alla fine di una intensa giornata un forte, affettuoso abbraccio tra tutti, che è penetrato nell’animo di ognuno.