Incontri. Aida Vivaldi pittrice palermitana

Palermo. La pittrice Aida Vivaldi, ha conseguito il suo ultimo successo nella Spagna con il premio di estemporanea di Pittura ed il premio speciale della critica per “I girasoli”. La partecipazione alla mostra internazionale di Roses ,nella Costa Brava, segue la mostra antologica, svoltasi con larga affluenza di pubblico al Circolo degli ufficiali di Palermo e presentata dal critico d’arte Dr.Giuseppe Mendola (1).

Nota ormai agli appassionati dell’arte pittorica del capoluogo dell’Isola, dopo che le sue opere hanno fatto una lunga comparsa all’hotel Jolly, nei mesi ricchi di ospiti stranieri, Lei ha voluto sfidare ora i frequentatori del Circolo degli ufficiali. Presenti ad onorarla l’Assessore regionale alla P.Istruzione ed ai Beni culturali, dirigenti scolastici, docenti, genitori ed alunni.

Hanno partecipato, inoltre, alla serata inaugurale, allietata da musica e canti, (maestro di piano, Giovanni Zappulla, tenore Aldo Sardo, regista coordinatore il prof.Gianni Nanfa)e, tra gli altri, il presidente del Consiglio della provincia regionale di Palermo, Marcello Tricoli, l’Assessore provinciale Lodato, l’ex sottosegretario del ministero degli Interni Ferdinando Russo, ed ancora l’assessore Giampiero Cannella, il Prof.Giovanni Matta presidente dell’Ottagono Letterario e il dr.Enzo Treppiedi.

Nelle ospitali sale del Circolo hanno fatto bella mostra i quadri, ad effetto tridimensionale, che hanno ottenuto vari premi nelle diverse città, dove è stata accolta con il favore della critica e l’attenzione degli amanti dell’arte.

Spicca, tra le opere pluripremiate, “l’Onda- Inno alla Sicilia”, che, per la giornalista Ilenia Fiorito, “descrive il carattere passionale e dirompente della nostra regione e dei suoi abitanti” e, per Caterina Giaccone, “fa nascere sensazioni di puro stupore e di vibranti emozioni che attivano la fantasia”…. “le linee e i colori diventano così le rime di una poesia, le note di una canzone, un inno alla terra natale, una terra che con i suoi colori, la sua storia, i suoi contrasti ha plasmato l’animo dei suoi figli, ha fatto vibrare di forti passioni l’arte dei suoi artisti,che l’hanno immortalato nelle loro opere”.
L’opera è stata premiata al Lago di Lugano ed a Palermo, ancora recentemente, con il Trofeo alla carriera di Pittrice il 28 febbraio 2009.
Tra le principali città che hanno apprezzato le opere pittoriche della Vivaldi: Loret De Mar, Genova, Firenze, Viareggio, Belluno, Cortina d’Ampezzo, le città della Valle d’Aosta, e poi nelle Marche ed in Sicilia, Cefalù, Bagheria, Taormina, Palermo. E la Sicilia è stata presente con il Ponte Ammiraglio di Palermo, con S.Giovanni degli Eremiti, con i tanti monumenti barocchi ed i riferimenti a Giacomo Serpotta, con la sua “città mitica e leggendaria“.

Aida è ora di ritorno dalla la Spagna invitata ad una settimana delle arti mediterranee, con il suo bagaglio d’opere e con il suo curriculum educativo.

Insegnante nella scuola media e professoressa in corsi di specializzazione per adulti in “Storia dell’Arte e pittura”, la Vivaldi è socio dell’UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani ) la cui Presidente è la Prof. Fulvia Reies, e del Serra Club di Palermo,presieduto da Maria Lo Presti e non lesina la partecipazione alle iniziative associative degli artisti, agli eventi socio-culturali della città ed alle iniziative di pregnante sapore educativo.

La pittrice è animata dalla passione e dall’ispirazione per il bello, per la natura, il paesaggio, il patrimonio architettonico dell’Isola.
L’amore per la Sicilia, più presente in genere da parte degli stranieri che la visitano, rispetto agli isolani, è una costante nell’arte della Vivaldi, come in Lo Iacono, Giambecchina, Guttuso, Mirabella, Madè, Perret, Caruso.

“Nelle tele”, scrive Mendola “i panorami delle coste, lambite dal mare e dalle falde delle montagne volte al cielo luminoso, non tralasciano la ricca vegetazione in pianura”. “Ma è la tecnica la carta vincente del Vivaldi dalla grafica al mosaico, dalla spatola alla carta pesta, dall’acrilico alla tecnica mista al rilievo”.

E’ così che sono rappresentati i fiori dell’Isola, di tutte le stagioni, a far mostra dei colori mediterranei, dai girasoli, ai glicini delle ville palermitane.

Ed il cielo di Palermo di un azzurro intenso inonda di luce, solo a volte schermata, gli sfondi dei volti siciliani, scolpiti nella passione femminile, immagini tra classicismo iconoclastico e sacralità espressiva.

Il barocco, identitario dell’arte siciliana più conosciuta, trapela con una certa invadenza nei quadri esposti dell’antologica, ripresi dal provetto operatore cine-tv, Alberto Russo, promotore e regista d’eventi del mondo degli artisti palermitani e coordinatore e regista della settimana della poesia e della cultura per alcune reti televisive siciliane, settimana ispirata dagli instancabili operatori culturali, Tommaso Romano, Elio Giunta, Francesca Luzzi, Giovanni Matta, Balletti, Russo, Reies, Caracozzo (2).
La Vivaldi vive il nostro tempo ed i fiori multicolori diventano invito a salvare l’ambiente, con la nota biodiversità, che si riscontra nell’Orto Botanico di Palermo, e di cui è ricchissima l’Isola, ma si riscopre nei parchi e nelle riserve, nei giardini residuali delle ville storiche delle città.

Alla vocazione artistica si unisce nella Vivaldi la innata tensione per il bene comune, per la educazione alla cittadinanza, per la difesa dell’ambiente, per la legalità, premessa condivisa da chi rispettando il creato, eleva il pensiero al Creatore.

E così la sua professione varca i consueti binari del vivere e dell’operare in un chiuso egoismo artistico e, come gli antichi pittori ed alcuni maestri siciliani(ricordiamo l’ultimo che ci ha lasciato a Monreale Benedetto Messina), diventa animatrice dei laboratori di pittura per i ragazzi delle scuole palermitane,per una iniziativa della Comunità Europea.

La Vivaldi ha voluto invitare alla mostra di Palermo molti alunni delle scuole palermitane, quasi per fugaci stages nel regno delle arti e della cultura contemporanea, assaggi conoscitivi alla scoperta di vocazioni e talenti (3).

In un mondo ed in un momento socio-economico, alla ricerca di spazi per l’occupazione, che valorizzino risorse umane e talenti, legati alla migliore identità culturale della Sicilia, ove spesso i giovani, perduti i maestri familiari, rischiano il disancoraggio dalle radici culturali e professionali localistiche, sbandano e si perdono, travolti dall’alcol e dalla droga, la svolta vocazionale dell’attività della Vivaldi si carica di senso educativo.

La pittrice s’incontra, in un dialogo a distanza, con l’opera saggia e educativa di una altro maestro contemporaneo di Palermo, il maestro Girolamo Di Cara, che mostra ed insegna alle scolaresche, nelle sue storiche esposizioni di pitture legate alle opere del barocco siciliano (4), a Caltanissetta,a Ragusa, a Siracusa, a Palermo, a Chiusa Sclafani, a Bisacquino, a Giuliana, a Castelvetrano, a Gela, a Catania, il “barocco sconosciuto della porta accanto”, presente a Palermo, come in moltissimi comuni dell’Isola e non sempre come una identità culturale da salvaguardare e far conoscere
meglio.
Aida si fa così maestra, come gli antichi artisti e i capo-mastri delle botteghe artigiane dei quartieri di Palermo, o come Benedetto Messina con i suoi tanti allievi e discepoli del Monrealese.

Se il suo ed il loro esempio fossero emulati e/o copiati nel settore della musica, della ceramica, della scultura,del restauro, della sartoria d’eccellenza, dei vestiti e delle tante arti perdute, ma attenzionate dalla programmazione culturale del corrente anno del CESIFOP (5), non sarebbero in molti i giovani salvati dalla disoccupazione e dalla disperazione?

Ferdinando Russo
onnandorusso@libero.it

1) G.Mendola, dalla presentazione della mostra d’Aida Vivaldi-Palermo 2009
2) Sito Alberto Russo, in www.studiocvc.it o in www.youtube.it cliccando i dvd d’Alberto Russo
3) M.Martorana, in Giornale di Sicilia del 16 aprile 2009 Gli alunni alla mostra della pittrice Vivaldi.
4) A.Russo Architetto, L’opera del maestro Girolamo Di Cara, pittore e poeta del barocco siciliano si fa maestro dei ragazzi di Caltanissetta in CNTN,Anno VI N.36, 21 maggio 2006
5) CESIFOP – www.cesifop.it oppure www.yuotube cliccando cesifop.

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redazione-vivienna