Comitati cittadini. Parte da Leonforte la battaglia dell’acqua

“Un paese come Leonforte costruito sull’acqua non può, e non deve, sopportare le angherie di un gestore che non solo applica le tariffe secondo le proprie aspirazioni, ma, con l’avallo di una classe politica lontana dai bisogni e dalle necessità dei cittadini, si permette di umiliare, con la cessazione del servizio, l’asportazione dei contatori senza contraddittorio con gli utenti, e con l’arroganza del potere, i cittadini leonfortesi privandoli del bene primario che, secondo le disposizioni della legge, non può essere sospeso” Così il coordinatore dei Comitati dei cittadini, Franco Ferragosto che continua: “Il gestore aveva tutte le armi previste dalla Legge per recuperare i crediti vantati nei confronti degli utenti morosi e, di certo, non aveva quello di privare i cittadini della dignità di persone civili! La battaglia si parte dalla comunità leonfortese, offesa ed umiliata non solo da un ente gestore arrogante, che già annuncia un prossimo adeguamento delle tariffe (dichiarazione dell’ing. Guccione, direttore generale dell’ATO idrico) secondo la convenzione che l’ATO idrico ha predisposto ed offerto su un piatto d’argento a chi deve fare speculazione; la battaglia è annunziata a carattere provinciale e regionale perché la gente è stanca di vessazioni anche sui beni primari. Ormai ci si aspetta anche l’ATO-aria, in modo che dando la possibilità di speculare anche sull’aria che respiriamo si può definitivamente chiudere il cerchio!”

Il Comitato civico unitamente al Coordinamento provinciale e regionale
scenderà in piazza per manifestare il proprio sdegno
– alle ore 10,00 di mercoledì 17 giugno con raggruppamento della cittadinanza in Piazza Grillo
– manifestazione di protesta con sfilata lungo il Corso Umberto fino a Piazza Margherita
– Comizio di chiusura in Piazza IV Novembre

Conclude Franco Ferragosto: “I Cittadini, i Rappresentanti delle Istituzioni e della Politica, il Clero, le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni, che hanno a cuore la soluzione di un problema che di giorno in giorno diventa più spinoso a danno della collettività devono fare sentire forte la loro voce di protesta nei confronti di coloro che fanno speculazione su un bene primario ed imprescindibile: la Nostra Acqua, la nostra Vita!”

Le proposte di modifica del sistema del Comitato:
1) Abolizione degli ATO idrico;
2) Gestione degli acquedotti per la distribuzione da parte dei Comuni;
3) Apertura in ogni Comune di sportelli al servizio dei cittadini;
4) Creazione di una fascia di utenza garanzia di mc. 50/pro-capite annua (per ogni componente il nucleo familiare) ad un costo di €.0,65/mc.;
5) Maggior consumo da calcolare per eventuale esubero ad un costo di €.0,90/mc.;
6) Eliminazione dell’incomprensibile “canone fisso”;
7) Abolizione dell’Iva, in quanto l’acqua è “bene di prima necessità elargita dalla natura” che deve essere solo distribuita;
8) Eliminazione dell’adeguamento agli indici ISTAT, in quanto la Natura non ha collegamenti con gli adeguamenti al costo della vita e continua ad elargire il suo bene prezioso gratuitamente;
9) Divieto assoluto di stacco delle utenze per morosità;
10) Semestrali letture dei contatori prima dell’emissione delle bollette a lettura rilevata e non presunta;
11) Tariffazione certa e determinata per i nuovi allacciamenti-utenze;
12) Restituzione o conguaglio immediato delle somme incassate dal gestore per servizi non prestati o inadeguatezza degli stessi.