Centro storico Troina a rischio crollo per un eventuale terremoto

TROINA. “Si dovrebbe fare in modo che gran parte dei finanziamenti pubblici fosse indirizzata al restauro antisismico del nostro centro storico e nelle zone B di completamento previste nel Prg”, ritiene il geom. Donato Pettinato, prossimo alla pensione ma con una forte passione per l’urbanistica, che con il passare degli anni gli è rimasta intatta. L’idea di Pettinato non è peregrina, se si pensa che Troina è classificato comune sismico di 2 categoria. Per legge, fra l’altro, la costruzione di nuove case, il restauro e la ristrutturazione di quelle già esistenti dovranno essere eseguiti secondo le nuove norme tecniche definite il 14 gennaio 2008, che però entreranno in vigore dal prossimo 1° luglio 2009. “Non siamo in grado di prevedere giorno, messe ed anno del terremoto, ma sappiamo di essere esposti al verificarsi di un simile evento. Allora, perché non ci attrezziamo adeguatamente per mitigarne i danni in termini di numero di vite umane e di crolli di abitazioni?”, si chiede Pettinato. Dichiarare inagibili quelle case del centro storico che non sono idonee a resistere alle scosse sismiche, è la prima cosa da fare. Dal 1964, quando fu fatta la legge 74, che obbligava a seguire norme tecniche antisismiche nella costruzione di nuove case, quante di queste case sono state effettivamente costruite nel rispetto di tali norme? “Sarebbe opportuno fare una verifica delle case costruite dopo il 1964 per individuare quelle che hanno bisogno di essere adeguate alla normativa antisismica”, sostiene Pettinato. Ma sono le case del centro storico a suscitare le preoccupazioni di Pettinato. Su queste case del centro storico sono pochi gli interventi radicali di restauro e ristrutturazione. “Si sono fatti interventi di demolizione e ricostruzione di tetti e di qualche solaio, ma non sono stati fatti interventi di risanamento della muratura e delle fondazione in funzione antisismica”, precisa Pettinato. Questo è un punto importante: se si interviene solo sulle parti strutturali della casa, si accresce la pericolosità dei crolli perché non si fa che aumentare il peso su una muratura debole. “Bisogna intervenire anche sulla muratura sostituendo la malta inconsistente ed i conci usurati di pietra”, asserisce Pettinato. Per l’adeguamento alle antisismiche delle abitazioni del centro storico, la Regione Siciliana concede contributi fino al 100% degli interessi sui mutui contatti con le banche ai sensi dell’art. 33 della legge regionale n. 6 del 14 maggio 2009.

Silvano Privitera

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