TROINA. Nella preparazione delle celebrazione per il IX Centenario della nascita di San Silvestro monaco basiliano, cittadino e patrono di Troina, che cade nel 2010, l’anno del Giubileo Silvestrino sono coinvolti il Comune, il clero locale, le associazioni dei Ramara e dei Darara, i devotissimi del santo patrono del paese, le confraternite tra le quali in primo luogo quella di San Silvestro. I diversi soggetti coinvolti si sono riuniti più volte ed alla fine hanno deciso di darsi un assetto organizzativo, articolato in diversi organismi che operano in sinergia. E’ prevista una presidenza paritetica, di cui fanno parte due assessori comunali e due rappresentanti del clero locale. L’organigramma prevede anche quattro sezioni: teologico-pastorale, comunicazione e stampa, storico culturale e feste e tradizioni. Le quattro sezioni e la presidenza paritetica costituiscono il coordinamento, l’organismo che coordina le manifestazioni del Giubileo Silvestrino 2010. La segreteria tecnica fa da supporto alle varie sezioni. Le celebrazioni per il IX Centenario della nascita di San Silvestro avranno anche un rilievo diocesano. San Silvestro da Troina è uno dei quattro santi che annovera la Diocesi di Nicosia fondata nel 1817. Gli altri tre santi sono: San Filippo d’Agira (sec. V), l’abate Luca Casali (vissuto nel periodo bizantino prima della dominazione musulmana) e San Felice da Nicosia (1715-1787). La devozione per San Silvestro è un aspetto molto importante della vita dei troinesi. E’ un santo nel quale si riconoscono – anche se può apparire paradossale – credenti, agnostici e non credenti. Una spiegazione di questo singolare fenomeno è possibile trovarla nel libro Storia delle Chiese di Sicilia di don Gaetano Zito, troinese, docente di Storia della Chiesa allo Studio Teologico San Paolo di Catania: “Accanto ai caratteri devozionali, di intercessione e di proposta di esemplarità cristiana, della ricerca di punti di riferimento solidi di fronte alla precarietà e alle sofferenze della vita conseguenza di carestie, pestilenze e guerre, tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento ha avuto vita un rinnovamento patronale, tanto tra i piccoli paesi che per le grandi città. Il rinnovamento di patronati, con un valenza di forte identità civica, si verificò per diversi centri dell’Isola”.
Silvano Privitera