Enna. XXX accoglienza bambini bosniaci

Enna. Con la partenza di una delegazione dell’associazione guidata in testa dal presidente regionale l’ennese Giuseppe Castellano, prende il via ufficialmente mercoledì 10 la trentatreesima accoglienza di bambini Bosniaci in Sicilia. L’iniziativa che questa volta avrà come slogan “Il futuro si chiama pace”, come sempre è organizzata dall’associazione regionale di volontariato Ong Luciano Lama. Così da domenica 21 giugno, arriveranno tra Molise dove opera una sede dell’associazione Luciano Lama, e Sicilia, 350 bambini dai 5 ai 12 anni provenienti per la quasi totalità da orfanotrofi e centri di accoglienza per minori, di diverse città della Bosnia Herzegovina, come Mostar, Sarajevo, Banija Luka, Sbrenica, Ilijas, Zenica, Vicegrad, Turija. Un gruppo di una quarantina di bambini si fermerà in Molise e saranno ospitati da altrettante famiglie delle due province di Campobasso ed Isernia di questa regione. I restanti 300 invece da altrettante famiglie di una quarantina di comuni di tutte e nove le province siciliane. I bambini arriveranno in Molise nella mattinata di sabato 20 giugno mentre in Sicilia nella mattina di domenica a Biancavilla in provincia di Catania, dove intorno alle 11, alla “Villa delle Favare” si terrà la cerimonia di accoglienza, alla presenza delle autorità civili, politiche e religiose locali. I bambini rimarranno in Sicilia e Molise, ospiti delle famiglie che ne hanno fatto richiesta, sino alla fine di luglio. Ma per l’Associazione regionale di volontariato Ong Luciano Lama, inizia un secondo semestre del 2009 che si preannuncia ricco di attività. Infatti alla fine di agosto, partiranno alla volta della Bosnia Herzegovina, per la precisione nelle città di Zenica, e Ilijas a pochi chilometri da Sarajevo e Sbrenica tre studenti universitari laureandi alla libera università Kore di Enna, prescelti dall’Associazione Luciano Lama, attraverso un bando pubblico di selezione, per un periodo di tirocinio formativo di due mesi. I tre studenti approfondiranno temi riguardanti lo sviluppo delle aree rurali di questo stato, ad economia povera, per poi passare ad una fase di progettualità relativa alla cooperazione decentrata con particolare attenzione alle tematiche sociali nonché sull’economia dello sviluppo ed internazionalizzazione. Quasi contestualmente saranno avviati i lavori per l’avviamento di tre progetti, che la Regione Siciliana ha finanziato con un contributo complessivo di circa 220 mila euro, all’Associazione Luciano Lama in quei territori. Un importante riconoscimento quello della Regione, all’Associazione regionale Luciano Lama che opera in Bosnia Herzegovina, con svariate attività umanitarie dal 1993. Basti pensare che il finanziamento assegnato dalla Regione Sicilia, per i tre progetti all’Associazione Luciano Lama, rappresenta quasi in terzo dello stanziamento complessivo, circa 700 mila euro, disposto dall’amministrazione regionale per progetti umanitari. Nello specifico i tre progetti di circa 70 mila euro ciascuno, riguardano: la realizzazione di una casa famiglia per il recupero scolastico e di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro, per ragazzi orfani Over 18 a Sbrenica, città divenuta tristemente famosa, durante la guerra civile che insanguinò la Bosnia nella metà degli anni 90. In quella città infatti si consumò una delle più orribili stragi compiute ai danni di civili dalla seconda guerra mondiale in poi. Ed ancora un centro sociale destinato a donne vedove, a Ilijas cittadina a pochi chilometri da Sarajevo ed infine una casa di accoglienza per 24 minori disabili a Zenica, sempre nei pressi della capitale della federazione bosniaca. L’associazione Luciano Lama penserà anche alla formazione del personale del posto, che andrà a gestire in futuro, le tre strutture, grazie ad uno Staff di una quarantina di esperti tutti siciliani, tra docenti e personale amministrativo, messi a disposizione dall’Università Kore, con cui da anni, la Luciano Lama ha stipulato dei protocolli di intesa e collaborazione. Per gli ospiti delle tre strutture, in particolare per le donne vedove di Ilijas e Over 18 a Sbrenica, saranno avviati, laboratori per l’apprendimento di attività lavorative, che andranno dalla sartoria, alla lavorazione delle ceramiche, ma anche, con la realizzazione di sale multimediali, all’utilizzo di personal computer. Da settembre saranno avviati i lavori di ristrutturazione degli immobili messi a disposizione dalle autorità pubbliche delle tre città bosniache, che dovrebbero essere conclusi entro un paio di mesi. L’inaugurazione, entro la fine del 2009.

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redazione-vivienna