Enna. Le turbolenze che già da diversi mesi si erano manifestate all’interno del centrodestra alla Provincia ed anche all’interno del MpA, nonostante l’appello del suo leader, Raffaele Lombardo, sono diventati veri e propri temporali perché di fatto hanno acuito una crisi che si era già manifestata diversi mesi, quando il presidente Monaco era fisicamente e politicamente circondato dalle continue richieste sui posti di sottogoverno. La riunione del consiglio provinciale di venerdì mattina e l’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche con incorporata la scala mobile di collegamento tra Enna bassa ed Enna alta, grazie ai voti determinanti del Partito Democratico, è stato un segnale molto forte perché ha evidenziato come il Movimento per l’Autonomia abbia preso una direzione diversa da quella che sta seguendo il presidente Monaco, il quale ha avuto la fermezza di voler, a qualsiasi costo, far proseguire i lavori del consiglio provinciale e la susseguente approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche. L’MpA, uscendo dall’aula, assieme al liberale Alfredo Colianni e a Luca Faraci della Destra, al momento della discussione sulla scala mobile e l’evanescente intervento dell’assessore ai Lavori Pubblici, Filippo Faraci, hanno testimoniato, senza ombra di dubbio, che l’MpA si è messo in contrapposizione al Pdl. Per certi aspetti si ripete quanto sta avvenendo in campo regionale tra Pdl e Mpa, solo che ad Enna il presidente della Provincia, Pippo Monaco, è rappresentante del Pdl e sulla carta dovrebbe agire di conseguenza, togliendo qualche delega ad assessori che non condividono la sua azione politica-amministrativa. Il presidente Monaco venerdì mattina è rimasto al suo posto con grande determinazione, in attesa che il gruppo del centrodestra si presentasse per aprire la seduta del consiglio provinciale, iniziata poi con due ore di ritardo ingiustificato, aveva detto che avrebbe proseguito da solo sulla determinazione di voler costruire la scala mobile, anche se suddivisa in due stralci, ed alla fine ha avuto ragione, ma deve dare atto che il gruppo del PD si è dimostrato responsabile e coerente perché ne ha sostenuto e votato la tesi, senza sceneggiate politiche, ma sostenendo che la scala mobile è importante per l’intera collettività e può, una volta costruita, rendere il capoluogo ennese, una città vivibile, senza traffico automobilistico, ma aperta solo ai turisti e agli studenti universitari. Oggi e domani si penserà alle elezioni europee, poi si valuteranno gli effetti che i temporali hanno provocato su tutto il centrodestra.