141mila € raccolti dalla Caritas di Catania per l’Abruzzo
Enna-Cronaca - 07/06/2009
I fedeli, alcune associazioni, le Confraternite e soprattutto le Comunità Parrocchiali dell’Arcidiocesi di Catania hanno raccolto 141 mila euro, già inviati a Caritas Italiana il 22 maggio scorso. Inoltre, durante la Messa del crisma del giovedì santo in Cattedrale, i sacerdoti catanesi presenti hanno versato generosamente la loro offerta per un totale di 3500 euro.
L’impegno delle Caritas di Sicilia proseguirà ben oltre l’emergenza, con una presenza in Abruzzo fino a dicembre, soprattutto finalizzata alla ricostruzione comunitaria delle parrocchie, “smembrate” dal sisma e alla realizzazione di una struttura prefabbricata antisismica che ospiterà un centro diurno per anziani e disabili nella zona di Paganica. Sono soprattutto gli anziani i più colpiti dal sisma perché avvertono che il terremoto oltre alle loro case, si è portato via anche la loro vita e il loro passato. I lavori del centro diurno inizieranno nel mese di agosto.
Prontamente Caritas Italiana si è attivata per dare sostegno e solidarietà alle popolazioni colpite. Ha attivato un Centro di Coordinamento nazionale presso la parrocchia San Francesco d’Assisi nel quartiere Pettino, periferia ovest de L’Aquila, consolidato dalla presenza di tre operatori stabili, da cui dipendono tutti gli aiuti della rete Caritas alle popolazioni colpite dal terremoto.
Il Centro di coordinamento Caritas ha suddiviso il territorio colpito dal sisma in 9 zone omogenee, “affidate” alle Delegazioni regionali delle Caritas diocesane. I gemellaggi prevedono la condivisione con le comunità locali, grazie all’invio di operatori e volontari che, per un lungo periodo svolgeranno opera di ascolto e assistenza delle persone terremotate, soprattutto delle fasce più fragili (anziani, malati, disabili, minori, migranti).
Alla Delegazione siciliana guidata dal direttore della Caritas di Catania, P. Valerio Di Trapani, è stata affidata, congiuntamente alla Delegazione Regionale delle Caritas della Lombardia, la zona omogenea di Paganica, Onna, Monticchio fino ad Assergi per un totale di 7 comunità, le più gravemente colpite dal sisma.
Dopo una visita della delegazione sui luoghi del terremoto allo scopo di prendere contatto con il Coordinamento della Caritas nazionale, dal 4 maggio, sono presenti in Abruzzo i primi volontari della Delegazione per cominciare una presenza stabile a medio-lungo termine nelle zone terremotate. Due operatori pastorali della Caritas di Catania partiranno a giorni, dopo un corso di formazione che li abiliterà alla gestione delle emergenze, per rimanere in maniera stabile per 6 mesi con l’obiettivo di consolidare il gemellaggio con le comunità aquilane.
I gemellaggi sono fondamentali per dare continuità ed efficacia al lavoro di ascolto, aiuto e ricostruzione. Grazie a essi, si crea uno spirito di condivisione e intensa collaborazione tra delegazioni Caritas e comunità terremotate: l’intervento di aiuto non viene calato dall’alto, il territorio diventa protagonista della sua stessa rinascita, il sentimento di comune appartenenza ecclesiale si consolida. Con questa modalità Caritas Italiana conta di coinvolgere almeno 1.500 operatori nei prossimi mesi.
Gabriella Virgillito