Enna. Nuovo piano traffico: Anche l’ambulanza imbottigliata

Enna. “Le strade con pochi veicoli che scorrono senza intoppi sono “il sale” di ogni “pietanza” urbana, rendono più allegra e più vivibile la città che le realizza. Ma procedere “alla ennese” è il modo migliore per vanificare ogni obiettivo”. E’ quanto sostiene Assoutenti in merito alle recenti modifiche viarie apportate dall’amministrazione comunale, in riferimento ai sensi unici che interessano la zona Monte, il cui caos che ormai si registra giornalmente si ripercuote sia nel centro storico, ieri un’ambulanza a sirene spiegate è rimasta intrappolata in piazza Vittorio Emanuele, che nelle vie d’accesso alla città.
“Continuiamo a registrare decisioni – dicono da Assoutenti – riguardanti la viabilità e in generale la vita cittadina, prese senza che si tocchi l’essenza del vero problema che è quello di ridurre l’afflusso veicolare. Non solo. La recente modifica alla viabilità con la scia di proteste da parte di cittadini, ma anche di operatori commerciali, è l’ennesima dimostrazione che talune decisioni vengono prese senza il coinvolgimento doveroso di chi vive il territorio”.
A questo proposito, il Movienbas qualche anno fa ha elaborato e consegnato al sindaco Rino Agnello un documento dal titolo “Traffico e trasporto urbano”. Un progetto che partiva da un censimento (l’unico sinora fatto) effettuato dalla Provincia nel 1991, dove si rilevava un traffico complessivo tra Enna Alta e la Cantina di circa 15.000 veicoli, di cui 10.000 tra la Cantina ed il Quadrivio S. Anna e 5.000 tra la Cantina e Scifitello. Oggi, si può ragionevolmente pensare che siamo sicuramente più che a un raddoppio di quelle cifre. «La fortissima pressione veicolare, che si riversa su Enna Alta – secondo lo studio del Movienbas- è dovuta al prevalente uso dei mezzi privati, determinato: dalla concentrazione di quasi tutti gli uffici a carattere provinciale ad Enna Alta; dal tumultuoso sviluppo insediativo di Enna Bassa che ha provocato un intenso pendolarismo tra le due parti della città; da una forma di pendolarismo inverso per la presenza dell’Università, del nuovo ospedale di Ferrante e dei supermercati». I motivi principali che impediscono l’uso del mezzo pubblico, secondo quanto è spiegato nel progetto, riguardano: i tempi di percorrenza; la non ravvicinata frequenza delle corse; i costi. Quindi, per affrontare e superare gli ostacoli che si frappongono all’uso del mezzo pubblico nel progetto si propone la riduzione dei tempi di percorrenza con l’istituzione di Bus Navetta tra Enna Bassa ed Enna Alta; la frequenza ravvicinata delle corse di ogni 5 minuti nelle fasce orarie di entrata-uscita dagli uffici, in altri orari ogni 10 minuti.
Giacomo Lisacchi

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