Enna. La nostra redazione è sommersa dalle innumerevoli telefonate, lettere, e-mail di proteste sul nuovo piano traffico messo in atto dall’Amministrazione Agnello, ricordiamo che quello oggi attuato previsto dall’ex Assessore Garofalo in verità come prima cosa oltre al senso unico prevedeva una corsia preferenziale per autobus e mezzi di soccorso. Gli automobilisti sono inviperiti contro una circolazione che non riesce a trovare i ritmi giusti e i tempi di percorrenza, con la via Dello Stadio, via Duca d’Aosta e parallela al viale Diaz le strade maggiormente trafficate, ma anche quelle dove la confusione è stata sovrana, senza contare che via Libertà, prevista in discesa, ha visto tante macchine, ignorare il segnale di vietato e presentarsi al quadrivio Monte; insomma un esempio tipico di come la confusione, in questi giorni, regni sovrana in tutta la zona interessata dalle modifiche al traffico. Martedì funzionava il semaforo, ieri mattina lo hanno annullato, sperando che così facendo, si potesse avere un maggiore respiro da parte delle auto, invece così non è stato perché la via Dello Stadio è diventata il terminale di tante auto provenienti da Enna bassa e dalla parallela al viale Diaz per cui non è stato possibile smaltirlo, in tempi brevi, e la situazione è diventata caotica per diverse ore, nonostante la presenza dei vigili urbani, che si sono limitati a “guidare” gli automobilisti lungo il nuovo percorso, ma le proteste verbali e “sonore” sono state veramente tante, il che fa pensare che bisognerà ancora apportare dei correttivi per cercare di trovare una soluzione che sia condivisa da parte di tutti, anche se, in fatto di circolazione, le novità sono sempre penalizzanti, specie nei primi tempi di applicazione del nuovo traffico. Altro problema che si aggiunge a quelli già segnalati: carico e scarico merci.
Per tali motivi ci siamo voluti ‘ubriacare’ di vino buono nel chiedere un parere, possiamo affermare, al più preparato urbanista della provincia di Enna, e non solo.
Ecco quanto in pochissimi minuti ha scritto:
“A proposito dell’improvvisata istituzione del senso unico di marcia in direzione sud-nord del Viale Diaz vorremmo ricordare agli amministratori ennesi che gli antichi romani, la cui armatura fondamentale stradale è ancora oggi in esercizio, affidavano ai maestri delle strade (tecnici preparati in viabilità e trasporti) la pianificazione, il disegno e l’esercizio delle infrastrutture viarie e stradali.
Ad Enna, invece, pare che vi sia un magister viaticorum che trovi divertimento e consolazione solo allorquando i cittadini devono iniziare l’ardua impresa dei loro spostamenti veicolari urbani. Fare buona scorta di pazienza, calma e serenità non basta ad alleviare i disagi che saranno costretti a subire. Né può ingentilire, in tal senso, le giuste esasperazioni collettive, l’etimo “sperimentale” che viene utilizzato dagli amministratori comunali quando si parla di tale iniziativa, come a dire: non preoccupatevi abbiamo allenato “sperimentalmente” la vostra già atavica capacità di sopportazione perché solo così possiamo nascondere approssimazione ed improvvisazione.
Si sconvolge già il precario e patologico sistema di accessibilità e mobilità urbana che alle testate di questo importante asse viario urbano (su cui si attestano servizi di rango provinciale) ha due poli, che di fatto, provocano rallentamenti e la formazione di lunghe code lungo la Cantina Monte e con l’inizio del Corso Sicilia (Scuola De Amicis – Terminal Bus ed innesto della strada parallela al Viale) solamente per aumentare il numero dei parcheggi a raso. Ma in questo specifico settore dovrebbe essere risaputo che le soluzioni parziali ad una problematica complessa riverberano in altre parti della rete infrastrutturale urbana le disfunzioni che si vogliono eliminare.
Una buona pianificazione è quella che magari rinuncia a risultati immediati, ma assai parziali e confusi, ponendosi, piuttosto, l’obiettivo di affrontare il problema della mobilità urbana nella sua globalità: intendendo con questo l’unicità del sistema urbano Enna bassa ed Enna alta con l’appendice di Pergusa.
Dovrebbe essere noto a tutti, ed in primo luogo all’Assessore al ramo, che Enna continua a scontare ancora oggi, perpetuandosi, il caos urbanistico che ha permesso e permette a questa cittadina di far incrementare con le espansioni verticali (aumenti di cubatura) e con nuove funzioni, diverse da quelle abitative, il carico urbanistico e quindi, un maggiore peso degli autoveicoli in ingresso ed in uscita.
Vorremmo conoscere quali studi sulle matrici di analisi dei flussi di traffico origine/destinazione – entrata/uscita hanno giustificato tanto movimento di manodopera ed impegno di colori nel rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale.
In compenso consigliamo all’Amministrazione comunale di rimettere al più presto le cose a posto come prima, impiegando nel Viale Diaz, con la stessa assiduità e permanenza che impiega nelle aree di parcheggio a pagamento (per implementare le casse comunali) due vigili urbani pronti a multare le scorrettezze degli automobilisti per la sosta e le fermate selvagge.
Nel frattempo si potrebbero gettare le basi per la redazione del Piano del Traffico con annesso quello Urbano della Mobilità che le particolarità morfologiche della città giustificano ampiamente al fine di avere uno strumento serio che rappresenta la regia degli interventi complessivi in questa città per renderli funzionali tra di loro e smetterla di inventare e trovare soluzioni contraddittorie, insostenibili e parziali.
L’obiettivo di elevare la qualità e la vivibilità urbana della Città di Enna per renderla appetibile e competitiva attraverso un suo riposizionamento strategico nel più ampio sistema delle città capoluogo passa anche da un sistema viabilistico funzionale ed ordinato che invece di nascondere le emergenze monumentali ed architettoniche ne accresca la fruibilità.
Per fare questo occorre riorganizzare e potenziare il sistema del trasporto pubblico locale cittadino, programmare interventi di ristrutturazione urbanistica come quelli ad esempio della dismissione dell’attuale stadio comunale (una volta periferico ed oggi centrale), la sua riconversione in parcheggi e piastre commerciali con la realizzazione di un nuovo stadio, completamente in mano privata, da localizzare in aree di avvicinamento ad Enna e la dismissione dell’attuale carcere, anch’esso da riconvertire anche in parcheggi (utili anche alle nuove ed importanti funzioni universitarie che si appresta ad assolvere in zona il centro urbano consolidato di Enna).
Ma per fare questo è richiesta molta più concentrazione ed impegno dotando questa città di PRG di cui ancora oggi è scandalosamente privata permettendo l’espansione urbana per parti tra di loro sconnesse ed incomunicabili. Ma questo è l’altro problema del traffico veicolare di Enna Bassa e non vogliamo più porre altri problemi all’amministrazione comunale.
Ma un suggerimento finale lo diamo. Ubriacarsi di vino buono e per fare questo suggeriamo al nostro amico Assessore di affidarsi alla buona consulenza del collega architetto-urbanista Bernhard Winkler: lui si che se ne intende di affrontare e risolvere i problemi del traffico e dei parcheggi”.
Giuseppe C. Vitale
Urbanista