Enna. Presa di posizione di Mario Alloro, capo Gruppo PD Provincia Enna, sul problema rifiuti a seguito delle ultime dichiarazioni del Presidente della provincia Monaco sulla necessità di un manager per risolvere il problema dei rifiuti. Alloro punta il dito che il problema non può mai essere risolto se non si risolve la problematica finanziaria.
Il testo della comunicazione di Mario Alloro:
“Ormai da un anno e quindi da subito dopo le elezioni del Consiglio Provinciale, il Gruppo del PD ha sollecitato il Presidente della Provincia, mediante ordini del giorno, richieste di convocazione del Consiglio Provinciale, comunicati stampa e quant’altro, a volere assumere in materia di rifiuti un atteggiamento responsabile, coerente con il ruolo di coordinamento che spetta all’Ente Provincia e comunque adeguato alla gravità della situazione rifiuti.
La risposta del centro destra è stata quella di una politica improntata al “tanto peggio, tanto meglio” che ha generato prima l’azzeramento dell’ATO e come logica conseguenza, nei giorni scorsi anche a quello di Sicilia Ambiente non più in condizioni di operare.
A tal proposito vorrei ricordare il mancato insediamento del tavolo tecnico da noi richiesto già a Luglio 2008 e la cui costituzione era stata approvata all’unanimità dal Consiglio Provinciale, ma anche l’atteggiamento tenuto dai Sindaci di centro destra in sede di rinnovo del C.d. A dell’ATO, per non dire del ruolo giocato da Alleanza Democratica, espressione di Assoutenti organica al centro destra, nella vicenda giudiziaria che ha portato, prima alla sospensione dell’Affidamento del servizio a Sicilia Ambiente e poi, al definitivo annullamento da parte del CGA sia dell’affidamento stesso, che delle tariffe TIA 2006/2007 e vorrei ricordare anche la scelta di dismettere le azioni di partecipazione a Sicilia Ambiente di proprietà della Provincia.
Adesso il Presidente Monaco, risvegliatosi da un lungo torpore, non solo riscopre il ruolo di coordinamento dell’Ente Provincia sino ad ora dimenticato, ma arriva addirittura a proporre un patto di salute pubblica che consenta la normalizzazione del servizio ormai allo sbando.
Il problema è che non ci dice come. Perché: se la sua idea è quella che basta ricostituire il CdA di Sicilia Ambiente con l’inserimento di un manager e riprendere la raccolta differenziata, francamente mi sembra una soluzione non solo illusoria ma addirittura ingenua.
L’attuale situazione è troppo grave perché consenta un approccio così blando.
In tutta la Sicilia, fatta salva qualche eccezione, è vera emergenza. Basta guardare a ciò che accade in queste ore a Palermo.
Ma anche qui è caos: gli utenti che pagano la TARSU o TIA che dir si voglia non superano il 30%, alcuni Comuni sono in regime di TARSU altri in regime di TIA, l’ATO è in liquidazione, non tutti i Comuni hanno approvato il piano tecnico – economico di gestione dei rifiuti, non si sa ancora cosa fare in ordine all’annullamento delle tariffe TIA 2006/2007, Sicilia Ambiente non ha un vertice e neanche una lira per garantire il servizio.
Non credo che in tale situazione vi siano soluzioni salvifiche, né ad Enna né nelle altre Province della Sicilia. E’ troppo comodo scaricare le responsabilità sull’attuale management di Sicilia Ambiente che in questi anni difficili ha sempre garantito il servizio, in una condizione di emergenza e spesso senza percepire retribuzioni per mesi.
Monaco non troverà manager che, senza capitali, possano risolvere tali problemi”.