Enna. Corsa contro il tempo per la scala mobile

Enna. Corsa contro il tempo per la realizzazione del “percorso meccanizzato tra Enna bassa ed Enna alta“ o scala mobile che sta suscitando interesse e critiche in tutti gli ambienti, specie in quelli politici visto che sembra essere una contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra. L’incontro di mercoledì pomeriggio a Palermo presso l’assessorato regionale territorio ed ambiente da parte della delegazione ennese, composta dal presidente della Provincia, Pippo Monaco, dall’assessore Filippo Faraci, dal professor Giovanni Tesoriere della facoltà di Ingegneria della Università Kore e dall’ingegnere Giovanni Petronio, funzionario dell’ufficio tecnico provinciale, con il direttore generale dell’assessorato ha avuto la possibilità di chiarire alcuni punti essenziali e di conoscere il pensiero dei funzionari dell’assessorato circa i tempi da rispettare a qualsiasi costo, ma soprattutto si è parlato delle modifiche da apportare al progetto, tenendo conto che per la realizzazione dell’opera si parla di primo e secondo stralcio. Intanto l’assessorato regionale, è stato confermato, che il progetto definitivo dovrà essere presentato entro il prossimo 31 dicembre ed il progetto dovrà contenere tutto il percorso che va dalla realizzazione del parcheggio multipiano in locali Enna bassa, per poi affrontare tutto il percorso in scale mobili e tapis roulant che arrivano come prima tappa nella zona Pisciotto per poi proseguire verso piazza Vittorio Emanuele, in modo da avere sostanzialmente un progetto unico e valido dal punto di visto ingegneristico, poi si affronterà il discorso del primo stralcio che dovrebbe riguardare la zona di villa Pisciotto e la piazza Vittorio Emanuele. Alla riunione era presente anche la Soprintendente ai beni culturali Beatrice Basile, la cui posizione sembra essere più ammorbidita rispetto alle precedenti riunioni, avvenute a Palermo ed Enna, nel senso che l’attenzione sul progetto rimane ma di certo non sarebbero necessari le indagini archeologiche a tutti i costi, che è una pretesa quasi assurda perché al Soprintendenza solitamente interviene quando si vengono a trovare delle zone di interesse archeologico e non prima o quando negli scavi si trovano reperti. Un ostacolo che di certo ha bloccato per troppo tempo il cammino del progetto, che ha una sua validità architettonica, ingegneristica oltre ad essere utile al traffico cittadino. Per il professor Tesoriere e per l’ingegnere Giovanni Petronio i tempi a disposizione sono decisamente stretti; bisognerà lavorare notte e giorno per poter arrivare a rispettare i tempi, sempre che vi sia la volontà politica di realizzare questa opera, che ha già avuto un finanziamento di 30 milioni di euro, ma che avrebbe l’obiettivo di rendere Enna una città vivibile, senza traffico veicolare, senza elementi inquinanti; gli ostacoli da superare sono tanti, ma se c’è volontà possono essere sicuramente superati.