Enna. Abusi sessuali a minore portatore handicap, condannato un monaco a sei anni
Enna-Cronaca - 20/05/2009
I giudici del tribunale di Enna hanno condannato un monaco di 43 anni, G.B. nativo di Menfi, a sei anni di reclusione, pagamento spese processuali, interdizione in perpetuo da pubblici uffici ed interdizione in perpetuo da qualunque ufficio attinente alla tutela ed alla cura di minori e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni on in altre strutture pubbliche o private, frequentate prevalentemente da minori, perché il collegio giudicante, formato dal presidente Giovanni Russo e dai giudici a latere Elisabetta Mazza e Maria Militello, lo ha ritenuto colpevole di violenze, minacce ed atti sessuali nei confronti di un portatore di handicap, M.C. , che era ospite nel villaggio Sant’Antonio di Pergusa, all’epoca dei fatti minore di sedici anni . Il ragazzo era stato costretto a subire non solo violenze e minacce varie come schiaffi, colpi di cinghia in caso di rifiuti, abusando della sua autorità di sacerdote, impegnato nell’attività di educatore nel villaggio Sant’Antonio dei frati Minori Conventuali di Pergusa. Quello che è di più che il monaco aveva costretto il ragazzo a subire atti sessuali. I fatti, che sono stati contestati al religioso, sono avvenuti dal luglio del 1997 all’agosto del 1998, poi c’era stata una denunzia da parte dei genitori del ragazzo e lo stesso era stato rinviato a giudizio dall’allora Gip David Salvucci. Nel corso del dibattimento processuale, il PM, Marcello Cozzolino, nel corso della sua requisitoria, aveva chiesto la condanna dell’imputato a quattro anni di reclusione, mentre il difensore, avvocato Nino Grippaldi, nel corso della sua arringa aveva cercato di ammorbidire la posizione del monaco, che era stato accusato anche di violenze fisica non solo nei confronti del portatore di handicap, ma anche di un altro ragazzo, D.C, minore di 14 anni, fratello di M.C. Le imputazioni e le accuse nei confronti del religioso erano maggiori, ma nella sentenza il collegio giudicante ha assolto G.B. dall’accusa di avere usato violenza fisica nei confronti del minore di 14 anni ed assolto dall’accusa di violenza sessuali nei suoi confronti perché il fatto non sussiste. La sentenza è stata abbastanza pesante nei confronti di G.B ed ha suscitato parecchia impressione nell’ambiente. Le motivazioni della sentenza si sapranno entro 90 giorni, ed probabile che il difensore dell’imputato, avvocato Nino Grippaldi, presenti appello contro la sentenza.