Arrestato Camerino per lancio di tegole da tetto comune Piazza Armerina, durante colluttazione ferito un agente
Enna-Cronaca - 19/05/2009
Piazza Armerina. La protesta durava da diverso tempo, l’ultima sua salita sul tetto del comune piazzese risale al 30 aprile per scenderne questa mattina, alle 6,30, in manette. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Piazza Armerina hanno tratto in arresto Giuseppe Camerino, dopo che ieri sera con il lancio di tegole dal tetto del comune aveva quasi devastato buona parte della piazza antistante il palazzo municipale rompendo con il lancio delle tegole anche i lampioni della piazza. Non nuovo a simili proteste Giuseppe Camerino orami era diventato la ‘bestia nera’ di queste ultime amministrazioni comunali, la sua richiesta è sempre stata l’assunzione diretta. Di lui si sono occupati tutti i mass media nazionali, per le eclatanti proteste, seguite da comunicati inviati a tutte le redazioni giornalistiche della penisola, a tutte le Istituzioni non risparmiando nemmeno il Presidente della Repubblica. Ogni sua protesta, dai suoi amici, veniva sempre regolarmente registrata e le immagini inserite su youtube.
L’arresto ha avuto momenti drammatici, a seguire le operazioni il Commissario capo dr.Giancarlo Consoli, nel momento in cui gli agenti stavano per ammanettare il Camerino è andato in escandescenza, un agente ha riportato lussazioni ad un dito e diverse escoriazioni, considerando pure che le forze dell’ordine si trovavano in una situazione di estremo pericolo essendo saliti sul tetto del comune. Dopo le formalità di rito Camerino sarà trasferito al carcere di Enna, le indagini sono condotte dal magistrato dr.Cozzolino, è stato deferito all’a.g. per violenza e minaccia a p.u., tentata estorsione, lesioni personali a p.u., tentato omicidio, manifestazione pubblica in mancanza di preavviso all’autorità e danneggiamento pluriaggravato. Camerino avrebbe ricevuto l’aiuto di una casalinga, Salvatrice Di Francisci, 56 anni, denunciata per concorso in danneggiamento, occupazione abusiva di edificio pubblico e manifestazione non autorizzata. La donna nel periodo in cui Camerino è rimasto barricato nella stanza da cui si accedeva al tetto, avrebbe portato da mangiare all’uomo.
Per capire il personaggio (per chi ancora non lo conoscesse) pubblichiamo –integralmente e senza nessuna variazione- il testo del comunicato inviato nella serata di ieri dal “Comitato per il lavoro a tempo indeterminato e per il reddito di cittadinanza in Sicilia”
“Erano le 14:45 circa quando degli agenti del commissariato bloccano una signora che portava da mangiare ai manifestanti. La signora e stata trasferita in commissariato e denunciata. Intanto Camerino Giuseppe annuncia che se non fosse arrivato il cibo avrebbe attivato il lancio delle tegole (per protesta) dal tetto. Erano le 15:00 Quando Camerino annunciava ai cittadini che se non fosse arrivato il vitto avrebbe gettato delle tegole. Informando ogni quarto d’ora che il lancio avrebbe avuto inizio alle 18:00 in punto. Avvisando le forze dell’ordine ed in particolare ai cittadini gridandogli di mantenersi distante per non essere colpiti da schegge provocate dall’impatto delle tegole sul suolo.
Intanto due agenti salgono sul tetto e si portano con se il megafono che camerino utilizzava da 20 giorni, la tuta antipioggia, un materasso ed altri indumenti. Mentre Camerino annunciava (se non arriveranno i viveri saranno lanciate le tegole!!!) (se arrivano i viveri non saranno invece lanciate!!).
Alle 18:00 in punto Camerino comincia la forma di protesta.
Nessuno è stato colpito. Alle 18:30 Camerino sospende la protesta delle tegole e la rinvia alle 19:30. Nel frattempo la polizia sale sul tetto e Camerino minaccia di lanciarsi dal tetto. Alle ore 19:29 minuti, Grazie alla sensibilità del Dirigente del commissariato Dott. Consoli autorizza il cibo per i manifestanti.
Intanto il Sindaco raggiunge Giuseppe Camerrino si parla della legge 65/87 art. 16. per chi non ha titolo e per lo sblocco dei concorsi. Il sindaco insiste sulla mancanza dei fondi ma camerino ribadisce che i fondi ci sono, e che si trovano su voci di acquisizioni di beni immobili da decenni e che si potrebbe ro utilizzare per lo sblocco dei concorsi e per il riempimento della pianta organica. Camerino inoltre ricorda al sindaco le negligenze e le omissioni su questa richiesta (per iscritto) dove viene richiesta trasparenza sui propretari dei beni e se ci fosse parentela qualche figura Istituzionale politica. Della quale non abbiamo mai avuto risposta ne riscontro. Camerino sospende il lancio delle tegole ma continua la protesta sul tetto. In attesa di positivi riscontri da parte delle Istituzioni politiche”.