Raffaele Lombardo ad Enna

Enna. Aggressivo, critico, propositivo, Raffaele Lombardo nel suo discorso di apertura della campagna elettorale ad Enna, evidenziando che le elezioni europee hanno una loro importanza per il futuro del Movimento per l’Autonomia, che va alla ricerca concreta del famoso 4 per cento, accusando il Pdl di “delirio di onnipotenza”, e scendendo a livello provinciale ha dichiarato, proprio nelle battute finali, che tutte le questioni (scala mobile compresa) si discutono e si risolvono a Palermo, presso la Regione Siciliana. Una visita ad Enna, che ha richiamato presso la sala Cerere una moltitudine di persone tra cui i cinque sindaci che si riconoscono nel Mpa (Capizzi, Ferrigno, Matarazzo, Nocilla, Punzi), assessori e consiglieri provinciali e comunali, e l’ex deputato Pino Abbate, che Raffaele Lombardo ha nominato ufficialmente responsabile della campagna elettorale della Sicilia Occidentale. Raffaele Lombardo, che ha concluso la riunione, dopo gli interventi del segretario provinciale, Giorgio Bruno, il deputato regionale Paolo Colianni e Pino Abbate, è stato molto chiaro, sottolineando che si tratta di una vigilia importante per il suo “Movimento”, tralasciando coloro che si sentono affetti “da delirio di onnipotenza” e il riferimento al Pdl è stato ben preciso, quindi un lungo e articolato discorso sulla Finanziaria che è stata improntata al massimo rigore, a garantire il lavoro a coloro che ne hanno bisogno, specificando che i forestali non possono vivere sempre da precari; che i finanziamento provenienti dai Fas saranno impegnati per dare certezze sia a livello programmatico sia a livello di posti di lavoro, che i consorzi di bonifica non possono vivere sempre in mezzo alle difficoltà. Un attacco è stato sferrato anche ai corsi di formazione e poi ha dichiarato con voce deciso che “l’Autonomia siamo noi”, che è stato necessario scontrarsi con Sabelli dell’Alitalia per ottenere risultati probanti in favore degli studenti siciliani. “Dobbiamo e vogliamo acquisire credibilità – ha dichiarato Raffaele Lombardo – e lo stiamo facendo anche fuori dalla nostra regionale, tanto è vero che a Ferrara, a Rovigo, ci sono segnali che apprezzano il nostro lavoro. Bisogna dare forza al Mezzogiorno ed alla Sicilia, e questo si può fare dando forza al Movimento”. Nel finale ha lanciato un appello all’armonia ed all’unità. “Bisogna rimboccarsi le maniche – ha concluso Raffaele Lombardo – Ci confronteremo su tutto, su un ascensore, come su una scala mobile, ma tutto deve avvenire a Palermo, le scelte bisogna farle bene e su cose utili per la collettività”.

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redazione-vivienna