Enna. Da lunedì prossimo tutta la provincia entra in un difficile periodo perché la protesta dei lavoratori di igiene ambientale entra in piena emergenza rifiuti e con il caldo intenso arrivato negli ultimi giorni, vi è la preoccupazione che la situazione igienico-sanitaria diventa molto difficile e problematica. Intanto il presidente di SiciliaAmbiente, professor Rosario Agozzino, e gli altri due componenti Antonino Di Leonforte e Giampiero Cortese, hanno ufficializzato le loro dimissioni dall’incarico con una lettera, inviata dal presidente del collegio dei revisori dei conti, Giuseppe Gervasi, al presidente della Provincia, Pippo Monaco, ai tutti i sindaci dei comuni, nella qualità di azionisti della società. “Un gesto – scrivono i tre componenti – che potrebbe contribuire alla soluzione del problema rifiuti in provincia e che la classe politica valuti con la dovuta serenità SiciliaAmbiente per la professionalità che ha espresso, e con i suoi 500 dipendenti, per quello che rappresenta nel contesto socio-economico del territorio”. Bisognerebbe guardare SiciliaAmbeinte come struttura portante del servizio – esordisce Rosario Agozzino – Tutti hanno dimostrato grande professionalità , capacità organizzative notevoli; non accetto che la società, valutata positivamente a livello regionale, diventi capro espiatorio di una situazione in cui i colpevoli sono altri; condizionata da una sentenza del Cga di Palermo che è soprattutto politica e non amministrativa. Se ci sono responsabilità, certo non appartengono a SiciliaAmbiente”. Rosario Agozzino e Giampiero Cortese sottolineano che, nonostante in gravi difficoltà finanziarie, il servizio di raccolta dei rifiuti, in questi anni, è continuato al meglio. “Ogni tanto sento dire che bisogna ripristinare la legalità e che gli utenti debbono pagare il giusto – evidenzia Rosario Agozzino – si fa sempre riferimento al 2003 per il pagamento della tassa rifiuti. Ebbene allora il servizio costava 19 milioni e mezzo, solo che la metà di questa somma veniva pagata dai comuni; nel 2007 il costo del servizio è di 21 milioni e 500 mila euro, ai quali aggiungere il 10 per cento dell’Iva e il 3 per cento di pagamento della Provincia; ecc o perché le bollette sono aumentate. Inoltre c’è da pagare alla Regione il trasferimento dei rifiuti in discarica. Di tutto questo nessuno parla, si preferisce tacere. Ed i soldi che mancano ogni anno per motivi diversi vanno a caricarsi sul bilancio della società. Nel 2007 i debiti sono stati 7 milioni 573 mila euro, nel 2008, costo del servizio 22 milioni e 500 mila euro, pagamenti effettuati 10 milioni 768 mila euro, debiti per 11 milioni 731 mila euro”. Il presidente del CdA ha convocato per giovedì 21, alle 15, l’assemblea dei soci per la elezione del nuovo consiglio di amministrazione, sottolineando, per chiarezza, che Ato Rifiuti e Sicilia Ambiente non possono fallire, e che i soci sono la Provincia e i sindaci dei 20 comuni.