La Guardia di finanza di Enna e Catania nei confronti di 51 persone indagate per aver creato una rete di 33 aziende agricole fittizie necessarie per ingaggiare, solo sulla carta, oltre 4.000 falsi braccianti agricoli e lucrare l’indennità di disoccupazione erogata dall’Inps ha sequestrato beni immobili e conti correnti bancari per 20 milioni di euro.
Secondo l’accusa i proventi illeciti sarebbero stati divisi al 50% tra i promotori dell’associazione criminale ed i percettori compiacenti. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, è sfociata all’esecuzione nella notte di 90 perquisizioni in Sicilia, prevalentemente nei comuni al confine tra le province di Enna e Catania, e in altre quattro regioni: Lombardia, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna.
Centuripe è il territorio della provincia di Enna maggiormente interessato.
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