Sicilia. Mafia: avviso garanzia per voto di scambio ad assessore Antinoro. CGIL chiede dimissioni

(ASCA) – Palermo – Un avviso di garanzia e’ stato notificato all’assessore regionale siciliano ai Beni culturali e ambientali e alla Pubblica istruzione Antonello Antinoro (Udc).

L’ipotesi di reato e’ quello di voto di scambio. Il provvedimento e’ stato emesso nell’ambito dell’operazione antimafia ‘Eos’ condotta oggi dai Carabinieri di Palermo.

”Continuo a svolgere il mio lavoro come ho sempre fatto negli ultimi dieci anni. La magistratura ha il dovere di compiere il proprio lavoro e ne prendo atto”. Cosi’ Antonello Antinoro, assessore ai Beni culturali e ambientali e alla pubblica istruzione della Regione Siciliana, sull’avviso di garanzia ricevuto oggi con l’ipotesi del reato per voto di scambio.

”Rispetto a cio’ che sta scritto dalle agenzie di stampa – precisa l’assessore in una nota – dove si legge che avrei ricevuto una ‘messe di voti’ faccio presente che nell’avviso di garanzia notificatomi stamattina vi e’ scritto che avrei pagato 3 mila euro per 60 voti. Ricordo che nel 2006 i cittadini mi hanno sostenuto con 30.357 voti e nel 2008 con 28.250. Ogni commento e’ pertanto superfluo. La settimana scorsa, inoltre, il mio legale – conclude Antinoro – era tornato dal magistrato per rinnovare la mia disponibilita’ ad essere sentito rispetto alle notizie che avevo appreso, soltanto dai giornali, due mesi fa”.
‘La piena vicinanza del partito dell’Udc all’amico Antonello Antinoro al quale viene riconosciuta unanimemente onesta’ e correttezza politica”.
Lo afferma Saverio Romano, responsabile nazionale organizzazione e segretario dell’Udc siciliana, ricordando che ”ai nostri sentimenti di amicizia e di affetto si accompagna anche la piena fiducia nell’operato della magistratura e ci piace pensare che sia soltanto un caso che per una vicenda gia’ nota da diversi mesi venga emesso, nei confronti di Antinoro, un avviso di garanzia a pochi giorni dalla competizione elettorale che lo vede impegnato nelle elezioni europee. L’Udc – conclude – invoca celerita’ ed una pronta chiusura delle indagini”.

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(Asca)

“Desta sconcerto il fatto che, ancora una volta, un esponente del governo regionale venga coinvolto in un’inchiesta di mafia. Questo la dice lunga sulla strada che c’e’ ancora da fare in Sicilia per la legalita’”: lo dice Italo Tripi, candidato del Pd alle europee. Per Tripi “questa vicenda e’ un’ulteriore dimostrazione che l’antimafia non puo’ essere un fatto meramente propagandistico ma e’ azione e fatti concreti. Quello di Antinoro- ricorda Tripi-non e’ forse lo stesso partito che faceva pubblicita’ con lo slogan la mafia fa schifo?”.

La Cgil siciliana chiede le dimissioni dell’assessore regionale ai beni culturali, Antonello Antinoro, che ha oggi ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta di mafia. “La pesante ombra che si abbatte su un importante esponente del governo Lombardo- dice Antonio Riolo, della segreteria regionale Cgil- impone un solo atto: l’assessore deve rimettere il mandato”. Riolo aggiunge che “in circostanze come queste deve valere la regola della coerenza rispetto alle dichiarazioni di principio. Soprattutto durante una campagna elettorale- sottolinea l’esponente della Cgil- e’ necessario che chi gestisce la cosa pubblica abbia comportamenti sobri e ineccepibili: nei giorni scorsi lo abbiamo sostenuto e lo ribadiamo”.