Dlegazione siciliana della Caritas in Abruzzo

Un secondo viaggio della delegazione siciliana della Caritas nelle zone terremotate guidata dal direttore p. Valerio Di Trapani.
L’obiettivo è quello di organizzare la presenza operativa e logistica dei volontari in questa terra dove la sofferenza e il dolore sono diffuse, enormemente presenti negli occhi e nella mente di questa brava gente. Con la viva speranza che la presenza siciliana possa essere una bella testimonianza di gente solare che promuove animazione dei momenti liturgici e di fraternità, ascolto, cura delle relazione e fantasia nel rispondere agli appelli che provengono da tutti: sacerdoti, professionisti, operai, gente umile che si scoprono improvvisamente e drammaticamente senza passato e con un futuro assai buio.
Entro la prossima settimana il campo base della delegazione di Sicilia si installerà a Paganica con tende, docce e bagni per operatori e volontari, uno spazio strategico per poter raggiungere anche le tendopoli di Onna, Monticchio, Assergi, Tempera, S. Gregorio, località con le quali le Caritas siciliane hanno stretto un gemellaggio.
E’ già presente sul posto la nostra postazione di ascolto mobile, il camper che abbiamo acquistato grazie al ricavato di una serata del Festival della Canzone Siciliana e alla generosità dei cittadini catanesi: un punto di riferimento riconoscibile per poter accogliere, ascoltare e avere cura delle persone
Procede anche il servizio di documentazione video delle storie di vita e dell’intervento Caritas in terra di Abruzzo effettuato dalla nostra web tv www.telestrada.it. Il documentario sarà a disposizione delle tv che vorranno dare spazio a questa vicenda in tutti i suoi aspetti.
I volontari ancora presenti presso il campo di Pettino, quartiere de L’Aquila dove ha luogo l’unica chiesa rimasta agibile dopo il terremoto, hanno preso i contatti con il COM 5 (Centro operativo della protezione civile che si occupa della nostra zona della quale fanno parte Onna, Monticchio, Assergi, S. Gregorio e Paganica) per capire quali servizi sono più utili per le persone ospiti nelle tendopoli.
Dal 7 giugno prossimo inizieranno ad affluire gli operatori e in seguito i volontari delle Caritas lombarde. Da quella data inizierà la seconda fase della presenza in terra di Abruzzo durante il quale a piccoli gruppi si andrà nelle varie tendopoli a fare attività di animazione, ascolto, tessitura di relazioni calde.
Rimanendo nei luoghi del terremoto e vivendo all’interno delle tendopoli insieme alla gente, abbiamo osservato che le persone maggiormente logorate da questa vicenda sono gli anziani, sia dal punto di vista fisico che nel morale. Si tratta di persone che hanno perso la casa e con essa molti punti di riferimento, che non vedono davanti a sé la possibilità di ritrovarli a breve e che immaginano un futuro triste e breve. Inoltre il caldo spossante di questi giorni genera molto malessere: già dalle prime ore del mattino le tende nelle quali sono ospitati, una triste parvenza di riparo, diventano roventi, la temperatura all’interno supera i 45 gradi, poi, la notte il freddo e l’umidità diventano insopportabili; i bagni chimici e le strutture collettive usate per la mensa e per celebrare la messa (sempre tende) rendono la gestione del tempo delle giornate di queste persone veramente sfibrante.
Per questo motivo la nostra delegazione, ha deciso di contribuire alla ricostruzione dell’Abruzzo a partire dai più deboli. Sarà realizzato un grande centro diurno per gli anziani, proprio a Paganica, per cercare di donare loro la possibilità di recuperare una quotidianità più serena, per dare la sensazione di un futuro meno mesto.
Per poter realizzare questo progetto abbiamo ancora una volta bisogno di raccogliere i fondi necessari.
Chiediamo aiuto alle Istituzioni pubbliche e alle imprese presenti sul nostro territorio per poter riuscire a portare a L’Aquila un aiuto concreto, tangibile, consistente.