Lagambiente Sicilia su abbattimento cinghiali Parco Madonie
Enna-Cronaca - 09/05/2009
Legambiente Sicilia in merito alle ordinanze sindacali sull’abbattimento dei cinghiali nel Parco delle Madonie diffida dal procedere e chiede una convocazione urgente delle parti. In particolare Legambiente chiede ai Sindaci la revoca in autotutela delle ordinanze già emesse ed un intervento in via gerarchica del Prefetto, tanto per l’aspetto del corretto esercizio delle funzioni amministrative degli enti locali quanto per gli emergenti aspetti di tutela della pubblica incolumità in un’area fortemente frequentata da escursionisti e turisti. Al Direttore dell’Ente Parco chiede il compimento di tutti gli atti dovuti per legge per il rigoroso rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti che escludono in modo tassativo l’esercizio all’interno del parco delle pratiche contemplate nelle ordinanze sindacali. All’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente l’intervento gerarchico sull’Ente Parco. Ed ancora, al Dirigente Generale del Corpo Forestale della Regione chiede di emanare tutte le dovute disposizioni affinché il personale dei Distaccamenti Forestali vigili sul rigoroso rispetto delle normative vigenti. Ai competenti Servizi Sanitari dell’AUSL le azioni conseguenti per evitare un uso strumentale dei regolamenti di polizia veterinaria. Infine, l’associazione chiede con forza che prevalga il buon senso, la ragionevolezza ed il rispetto dello stato di diritto, riconvocando urgentemente tutte le parti interessate e predisponendo gli atti tecnici ed amministrativi previsti dall’ordinamento per la risoluzione del problema in oggetto, a partire dalla elaborazione di un serio censimento (da cui non si può prescindere) e di un piano di controllo attuato con metodi legali e tecnicamente corretti.
Teresa Campagna
Alessandra Ferraro