Provincia Enna. L’assessore Di Simone spiega il bilancio approvato

Enna. Il Consiglio provinciale, ha dato il via libera al bilancio di previsione 2009. L’assemblea, presieduta da Massimo Greco, ha approvato lo strumento finanziario con 15 voti favorevoli, quelli della maggioranza di centrodestra più il voto del consigliere neo liberale, Alfredo Colianni, 8 contrari, da parte dei 7 consiglieri del Pd e del socialista Miroddi e 1 astenuto, il consigliere Lupo della sinistra. E’ una manovra, le cui risorse complessive ammontano a 33 milioni di euro. In dettaglio, dei 33 milioni di euro, oltre 30 milioni sono destinati per le spese del personale (43,16%) e per il funzionamento dell’Amministrazione. Un bilancio, come hanno sottolineato in aula i consiglieri di maggioranza, “pienamente in linea con il patto di stabilità e improntato a criteri di rigore ma anche di attento uso delle risorse nei settori principali dell’ente”. Dieci sono stati gli emendamenti al bilancio di cui 4 sono stati dichiarati inammissibili dal presidente Greco, mentre 6 sono stati bocciati. Emendamenti, tutti presentati dal giovane consigliere del Pd Paolo Buscemi, il quale nel suo intervento ha fatto rilevare come, da un’analisi del bilancio, “le risorse per i giovani e le politiche del lavoro sono pressochè inesistenti, stando all’esiguo importo stanziato di circa 20 mila euro”. “E’ un bilancio tecnico -ha sostenuto invece il capogruppo del Pd, Mario Alloro-. Quando ci è stato consegnato andando a leggere le cose scritte sembrava una cosa seria, ma andando sui numeri ci si rendeva conto che c’era ben poca cosa e mi riferisco alle cifre irrisorie inserite per quanto riguarda il turismo ed altro”. L’astenzione del consigliere Lupo della sinistra è voluta essere invece “un segnale di fiducia verso l’amministrazione”.

Sarà un 2009 senza tanti fronzoli quello che si prospetta per la provincia di Enna, stando al bilancio di previsione proposto ieri sera all’approvazione del consiglio provinciale. Per la prima volta la provincia deve fare i conti con una drastica diminuzione di trasferimenti statali di circa 600 mila euro. “Se poi consideriamo – dice l’assessore provinciale al Bilancio, Ilaria Di Simone – che l’incremento contrattuale per il personale dipendente non è più finanziato dallo Stato, l’entità delle minori risorse disponibili è di oltre 3 milioni di euro. Nonostante ciò, però, il bilancio non contiene inasprimenti dei tributi locali. E’ stato approvato un emendamento secondo cui, in vigenza della legge regionale 20/2003, dovrebbero essere assicurate le stesse risorse del 2002 che è stato l’anno di maggiore capacità per la provincia di Enna. Risorse che dovrebbero essere pari a 16 milioni di euro, quindi con un ulteriore disponibilità rispetto alle attuali previsioni di bilancio di circa 1 milione e 800 mila euro”.
Il bilancio prevede entrate complessive di 64.403.504 euro che, depurate delle partite di giro di 15.432.300 e dell’anticipazione di cassa di 9 milioni di euro, residuano 39.971.204 euro che rappresentano l’entità complessiva delle risorse programmate. A ciò vanno sottratte però le risorse una tantum più significative che sono 2.491.907 per mutuo edifici provinciali e 4 milioni per l’università per cui le risorse effettive ammontano a 33 milioni di euro. Da sottolineare che le entrate proprie della provincia ammontano a 9.970.000 ed incidono sul totale delle entrate per il 27,15%. “E’ un bilancio che ha una notevole rigidità della spesa dei oltre il 95% – sottolinea l’assessore Di Simone -. Infatti, il 50% delle risorse disponibili sono destinate per la spesa del personale; se a ciò aggiungiamo, fitti, assicurazioni, quote associative, Multiservizi, spese funzionamento scuole, spese funzionamenti uffici e quant’altro i margini di programmazione sono veramente ridotti. Pur nell’eseguità delle risorse, l’amministrazione ha voluto mettere in luce già quelli che sono gli effetti di una programmazione. Significativo l’intervento dell’amministrazione là dove ha voluto prevedere un fondo straordinario per le imprese in crisi che verrà sicuramente rimpinguato non appena verrà approvato il bilancio consuntivo e non appena avremo certezza sui trasferimenti regionali. Sarà un contributo di aiuto attraverso i consorzi fidi che sono lo strumento moltiplicatore per gli investimenti per le imprese in crisi. Il fondo è di 150 mila euro così suddiviso: 50 mila euro per l’agricoltura, 50 mila euro per l’artigianato e piccole imprese e 50 mila euro per il commercio. Inoltre, dopo l’approvazione del bilancio consuntivo, un intervento dovrà essere fatto sul settore delle strade. Una prima trance di 9 milioni di euro sui 38 milioni previsti saranno destinati a progetti già inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche. L’intento dell’amministrazione è anche di agire su un settore prioritario che è la sicurezza delle scuole”.

Giacomo Lisacchi