Fondazione D’Arrigo, postazione medica nel villaggio di Mollebamba, in Perù

Si svolgerà domani (domenica 3 maggio) l’inaugurazione della postazione medica costruita, grazie al denaro raccolto dalla Fondazione Angelo D’Arrigo, nella zona di Mollebamba, in Perù, a ridosso della Cordigliera delle Ande. La struttura rappresenta il secondo progetto internazionale promosso dal sodalizio nato per onorare la memoria di Angelo D’Arrigo – deltaplanista, etologo e scienziato del volo scomparso nel 2006 in un incidente aereo – ed è stata completata a poco più di un anno dalla conclusione del progetto Wawa wasi, che ha reso possibile la costruzione di un asilo nido nel villaggio di Paccarectambo, anch’esso in Perù.
La scelta del Paese Sudamericano per la realizzazione della postazione medica, ancora una volta, non è stata casuale. All’ombra delle Ande, Angelo D’Arrigo si preparò per riuscire a sorvolare l’Aconcagua – la montagna più alta dell’emisfero meridionale, superata soltanto con un deltaplano senza motore e un attento studio delle correnti ascensionali, seguendo le rotte dei condor – e fu accolto con grande affetto dalle popolazioni locali. Rimase profondamente colpito dalla gioia di vivere, seppur fra mille difficoltà, dimostrata giorno dopo giorno da queste persone: straordinarie nella loro semplicità.
“Così come l’asilo di Paccarectambo – afferma Laura Mancuso, moglie di D’Arrigo e presidente della Fondazione, volata in Perù per l’inaugurazione – questa postazione medica rappresenterà un grande punto di riferimento per la popolazione locale. Gli abitanti di Mollebamba e delle vicinanze potranno ricevere cure di prima assistenza in una zona del Perù in cui gli ospedali si trovano a chilometri di distanza”.
Ma l’inaugurazione dell’edificio è importante anche per un altro motivo. Una delle sue stanze, sarà intitolata a Candido Cannavo, giornalista morto nel febbraio scorso e da sempre vicino all’attività di Angelo D’Arrigo e della Fondazione a lui intitolata.
“Un omaggio doveroso – conclude Laura Mancuso – a una persona straordinaria e dotata di un’incredibile generosità. Con noi ha condiviso molti progetti di solidarietà e ha contribuito anche a gettare le basi per questa iniziativa, che adesso sta vivendo il suo momento più importante”.

Carmelo Lazzaro Danzuso