Enna. All ‘indomani della decisione di annullare la processione del Venerdì Santo, anche i Rettori tornano sull’argomento, volendo fare chiarezza una volta per tutte, su quella che è stata una decisione unanime e giusta, e di certo non rispettosa dell’intera cittadinanza.
“La stragrande maggioranza dei cittadini afferma Santo Maddalena, Rettore del S. S Crocifisso di Pergusa, non si è resa conto del diluvio piovutoci addosso dalle 16 alle 18.30. Durante il trasferimento dalla chiesa di San Leonardo al Duomo, per strada non c’era nessuno, solo i confrati che si inzuppavano di acqua. Abbiamo subito danni al nostro vestiario, privo tra l’altro di mantella, e molti confrati oggi sono a letto con la febbre. Gli fa eco Mario Mirisciotti Rettore della S. S Passione. La nostra processione unitamente a quella di molte altre è iniziata alle 16, quando ci portiamo in Duomo. Ma il temporale ci ha flagellato, danneggiando le nostra insegne e i misteri processionali.
La gente è uscita solo alle 19 quanto ha iniziato a spiovere quindi non immagina cosa sia successo. Fabio Garofano Rettore del Sacro Cuore plaude alla decisione presa dai Rettori. E’ stata quella giusta afferma, ci siamo bagnati all’inverosimile, alle 19 c’erano appena 6 gradi le conseguenze sono immaginabili, ma molti purtroppo erano a casa e quindi non possono capire come ci saremmo ridotti. La nostra decisione è stata presa in totale armonia ed unanimità, ed il presidente del Collegio Scillia ha valutato tutte le soluzioni possibili, ma con le condizioni meteo instabili, proseguire era impossibile. Mario Cascio Rettore di Maria S. S di Valverde, concorda con i suoi colleghi. Siamo arrivati in Duomo bagnati fradici e con confrati che avevano problemi di respirazione, era impossibile proseguire con le visiere bagnate. Maurizio Restivo Rettore di San Giuseppe, sottolinea che non c’erano le condizioni per proseguire. L’Acqua aveva ridotto ad una poltiglia gli indumenti ed il freddo avrebbe fatto il resto. La nostra decisione è stata quella giusta, dolorosa ma ragionevole. Dello stesso parere Paolo Vicari Rettore di Maria S. S delle Grazie ed Angelo Merlo del S. S Sacramento. Abiti inzuppati a non finire, e per strada sembrava di essere in un deserto. Nessuno ha assistito alla nostra processione fino al Duomo mentre ci bagnavamo. Oggi ci ritroviamo con confrati a letto ammalati, mentre ieri qualcuno ha avvertito malori in Duomo. Tutti concordi i Rettori, all’indomani di una decisione che ha provocato polemiche a non finire. Sappiamo che la stragrande maggioranza dei cittadini non ha accettato questa decisione, ma sfortunatamente c’eravamo noi sotto l’acqua battente e quindi esposti alle intemperie. Il fatto che alle 19 abbia smesso di piovere non significa nulla, il danno era stato già arrecato a tutti noi, e pur a malincuore, visto che la processione del venerdì santo per noi ha una valore spirituale elevato, abbiamo dovuto abbandonare. Il significato religioso lo abbiamo colto egualmente con la solenne benedizione in chiesa da parte di Mons. Petralia e con le ore di adorazione effettuate al Santissimo. La pioggia e l’annullamento della processione non allenta la nostra fede e la nostra devozione. I riti della Settimana Santa restano un patrimonio prezioso da custodire gelosamente e trasmettere ai posteri, con o senza pioggia”.