Enna. Annullata la processione del Venerdì Santo causa maltempo, tra le varie personalità venute ad Enna l’Ambasciatore Cinese Sun Yuxi, con al suo seguito il Capo ufficio politico e stampa Han Qiang, il Responsabile giornalistico dell’Agenzia Nuova Cina in Italia, Wang Xinqiao e il Direttore dell’Ente Nazionale del Turismo Cinese in Italia Xiong Shanhua.
Presente ad Enna, da alcuni giorni, per un servizio per la rivista russa fotonovosti.ru i vari riti della Settimana Santa ennese, Gianni Foraboschi, fotografo di Lecco, non riusciva a credere alla decisione presa dal Collegio dei Rettori relativa la motivazione ‘maltempo’.
Presente anche la telecamere di ‘Turisti per caso’, la trasmissione di Raitre condotta da Patrizio Roversi, che sulla scalinata del Duomo non nascondeva il suo disappunto.
Nebbia, freddo intenso, scampoli di pioggia di continuo hanno provocato quello che il popolo ennese tutto non si augurava, la sospensione della processione proprio nel giorno più importante, quello della passione e morte di Gesù Cristo, la manifestazione religiosa tanto cara agli ennesi. Non era mai successo ed è stata una delusione tremenda, molti hanno protestato perché nessuno voleva rinunzia alla processione. Già ieri mattina alle 8,30, quando dovevano iniziare le celebrazioni, la nebbia aveva ridotto la visibilità a pochi metri, quindi grande difficoltà per tutti e pericolo di non poter procedere, secondo la consuetudine. Annullare una processione con i 2500 confrati in rappresentanza delle 15 confraternite non è stato facile perché la processione del Cristo morto è molto sentita ed il popolo ennese non ha accolto favorevolmente questa decisione, ma le condizioni atmosferiche avverse , soprattutto la pioggia continua, non consentiva di affrontare un tragitto di quasi quattro chilometri tra andata e ritorno, tenuto anche conto che l’Urna del Cristo Morto e il fercolo dell’Addolorata avrebbe potuto subire dei danni irreversibili, specie quello della Madonna che è fatto di materiale deteriorabile. Questo era l’anno delle novità con un tragitto modificato e allungato di circa ottocento metri a causa della chiusura della via Vittorio Emanuele, una delle strade più antiche della città, che la processione ripercorreva, dopo avere assistito nello spiazzale del cimitero alla benedizione della “spina santa”. Una rinunzia che gli ennesi sono stati costretti ad accettare ed era da tantissimi anni che questo non avveniva; tanta la delusione ed il dispiacere. Il presidente del collegio dei rettori, Ferdinando Scillia e il collegio dei rettori sono stati indecisi, ma alla fine si sono dovuti arrendere ed accettare una modifica sostanziale. Tanta ,tantissima gente davanti al Duomo, nonostante la pioggia, per vedere l’uscita dell’Urna del Cristo morto, per vedere arrivare l’Addolorata e poi la “processione” sino al cimitero ed il ritorno al Duomo, a luci spente e con le strade illuminate dalle fiaccole, ma l’attesa è stata vana perchè non c’erano le condizioni per poter dare vita alla processione; si è dovuto rinunziare, anche se dopo le 19 la pioggia ha cessato di ‘rompere’.