Volontariato transfrontaliero, l’ennese Lorenzo Floresta delegato italiano a Praga
Enna-Cronaca - 27/03/2009
Enna. Il 12 e 13 Marzo si è tenuta a Praga la conferenza Europea organizzata dalla Presidenza Ceca del Consiglio d’Europa sulla tematica del volontariato transfrontaliero.
Alla conferenza hanno partecipato tutte le delegazioni degli stati membri e non per un totale di 110 delegati.
Per conto del Dipartimento alle politiche giovanili del Ministero della Gioventù italiano i delegati dei giovani sono stati scelti sulla base delle loro competenze, del lavoro svolto nelle organizzazioni di provenienza e la partecipazione al Forum Nazionale dei Giovani.
I lavori della due giorni sono stati svolti all’interno di workshop tematici dove si sono prodotte delle raccomandazioni che in plenaria sono state presentate sia al Ministro Ceco all’Educazione, la Gioventù e lo Sport che al Direttore della Direzione Gioventù, Sport e Cittadinanza della Commissione Europea, Pierre Mairesse.
La conferenza ha rappresentato un momento di incontro tra diversi attori della società che lavorano nell’ambito del volontariato e la promozione, infatti, è emerso che l’attività di promozione viene sempre più vista come tassello fondamentale per la crescita e l’implementazione della conoscenza di buone prassi circa il volontariato internazionale.
Inoltre si sono analizzati gli ostacoli per una mancata promozione delle buone pratiche di volontariato al livello sia Europeo che Nazionale e la maggior parte di essi risulta essere la mancanza di un riconoscimento effettivo dell’esperienza di volontariato, la poca diffusione delle buone prassi, una mancanza di fondi per gli enti e per la promozione, l’assenza di una programmazione di campagne d’informazione che coinvolgano i media sempre meno interessati a queste tematiche, l’assenza di professionalità nelle ngos piccole e isolate, una mancanza d’interesse da parte dei giovani occupati nella difficile scelta del futuro incerto e infine, un mancato riconoscimento dell’educazione non formale da parte delle imprese.
In seguito, i gruppi di lavoro hanno cercato di individuare alcuni mezzi per superare questi ostacoli come l’implementazione di organizzazioni “umbrella” che possano trasmettere su tutto il territorio alcune competenze e raggiungere anche quelle piccole realtà estranee a queste tematiche, avvalersi maggiormente dell’esperienza di ex volontari che possano contribuire alla promozione e pubblicizzazione di buone prassi, incentivare negli enti pubblici e nei luoghi di formazione “formale” il riconoscimento di valori e competenze acquisite in contesti non formali e di apprendimento interculturale.
Altro elemento scaturito dai lavori del gruppo è quello riguardante la messa in rete e il supporto di ex volontari, trainer, buone prassi affinché questi possano essere da punto di riferimento per altri che vogliono affacciarsi al mondo del volontariato. Sicuramente il riconoscimento, a livello formale sia educativo che lavorativo, delle competenze acquisite durante attività di volontariato potrà garantire una maggiore promozione di tutti i progetti attivi sul territorio e potrà incentivarne degli altri. Alla fine della Conferenza è stato anche confermato che il 2011 sarà l’anno Europeo del Volontariato occasione per tutte le organizzazioni di condividere progettualità e buone prassi.
“La conferenza è stata importante – dichiara Lorenzo Floresta delegato italiano – per definire delle linee guida che accomunassero tutti, ovviamente le difficoltà per una condivisione globale delle risoluzioni ci saranno sempre, l’importante è adeguare sia il linguaggio per promuovere il volontariato ai diversi livelli della società, che adattare i messaggi di promozione ai principi e alle aspirazioni della vita quotidiana dei giovani d’oggi. Comunque, occasioni come questa rimangono di vitale importanza per la ricerca di una strategia comune”.