Rifiuti Enna. PRC: ‘L’arroganza dei potenti’
Enna-Cronaca - 18/03/2009
Enna. In questi giorni molti cittadini stanno ricevendo da parte della Serit, incaricata dall’Ato Rifiuti e da Sicilia Ambiente, la notifica di cartelle esattoriali relative alla riscossione della Tia 2006/7.
Tale notifica, dai toni minatori, è da ritenersi del tutto illegittima alla luce della recente sentenza del Cga.
Nonostante la sentenza, evidentemente i vertici di Ato e Sicilia ambiente hanno deciso di proseguire la loro linea di arrogante prepotenza, infischiandosene di quanto deciso dal giudice, continuando a vessare i cittadini intimidendoli e minacciandoli.
Dopo il disastro che hanno prodotto con la loro irresponsabile gestione, ritenendosi al di sopra delle leggi o comunque imperseguibili, dichiarano da un lato di prendere atto (a malincuore) delle sentenza del Cga per continuare poi a perseguire una linea destabilizzante e dirompente, pretendendo che i loro conti li paghino i cittadini.
Molti di questi cittadini, vedendosi recapitare le cartelle esattoriali, con gli stessi importi che il Cga ha ritenuto illegittimi, e con l’avvertimento perentorio e minaccioso che, se entro tempi rapidi non provvedono a pagare quanto indicato nella cartella, saranno passibili del sequestro della macchina o del pignoramento di loro beni, sono piombati nell’allarme e nella costernazione. Molti si chiedono se siamo ancora in uno stato di diritto o piuttosto in una società medievale dove ogni signorotto locale si fa la propria legge e impone ai sudditi i balzelli che gli aggrada.
Non condividiamo la minimizzazione che qualcuno fa di quanto sta accadendo in questi giorni con la notifica di queste cartelle, perché non è un’argomentazione seria quella di chi dice che il cittadino recandosi agli sportelli della Serit avrà riconosciuto lo sgravio della cartella. Il problema è che queste cartelle non andavano emesse e notificate; dovevano essere gli enti convenzionati con la Serit (Ato e Sicilia Ambiente) a bloccare l’iter di emissione delle cartelle. Costringere i cittadini a perdere tempo e lavoro sottoponendosi a lunghe file alla Serit per chiedere lo sgravio di una cartella che non doveva essere emessa è già di per se un abuso intollerabile e un atto di vessazione dei cittadini che andrebbe punito severamente. Domanda: e se qualcuno dei cittadini, o perché non informato, o perché allarmato dalla minaccia di sequestro dei beni, o perché non si vuole sottoporre alle trafile dei ricorsi o delle code, nel frattempo paga la cartella notificatagli cosa succede? Non si configura in questo caso un possibile reato di estorsione? Se ciò fosse vero, tale reato non va perseguito e punito dalla magistratura? Da parte nostra, come partito, ci consulteremo immediatamente con dei legali esperti in diritto penale per verificare se ricorrono gli estremi di reato e di quale fattispecie (estorsione, minacce, abuso d’ufficio etc.) in questo comportamento da parte dei vertici di Ato rifiuti e di Sicilia Ambiente, per eventualmente attivarci nei confronti della magistratura.
Infine dobbiamo rilevare e denunciare il fatto che da parte di Assoutenti non si sia ancora proceduto alla notifica della sentenza del Cga nei confronti di Ato e Sicilia ambiente.
Tale inspiegabile comportamento omissivo si pone come oggettivamente a supporto di comportamenti illegittimi come quelli di questi giorni. Ci chiediamo perché Assoutenti continua a non notificare la sentenza, così come ci chiediamo come mai l’Amministrazione Monaco non si adoperi per rimuovere dalle loro poltrone i responsabili del disastro e del proseguimento della linea della illegittimità.
Rosario Consiglio
(seg. Fed. Prc Enna)