Enna. III incontro ‘Ritratti di Santi’

Enna. “Ogni uomo che si lascia espropriare da Dio e dal suo incarico è una pietra d’angolo di comunione, uno spazio in cui gli altri possono prosperare, crescere e procurarsi materiale per costruire se stessi. Ogni santo è essenzialmente tale non per se stesso, ma per Dio e per i fratelli” (Von Balthasar).
Tale è stata l’esperienza del Servo di Dio Friedrich Joseph Haass il santo medico delle carceri di Mosca (1780 – 1853), che sarà al centro del terzo appuntamento dei Ritratti di Santi, che questa settimana si svolgerà eccezionalmente non giovedì 19, ma venerdì 20 marzo alle ore 19,30, ad Enna presso la Chiesa delle Anime Sante, piazza S. Tommaso.

Haass ha testimoniato che esiste una strada ecumenica privilegiata e certamente efficace: la santità, il desiderio totale di appartenere al Cristo totale. Per questa strada qualunque cristiano può sempre comunicare con tutti gli altri cristiani e con tutti gli uomini. L’ecumenismo di Haass non consisteva in dibattiti teologici, ma nel riconoscere con amore quell’unione reale tra tutti gli uomini che risiede nella persona stessa di Cristo, immagine originaria di ogni uomo e Salvatore di tutti. La sua tenerezza per tutti gli esseri umani sofferenti cresceva a dismisura, tanto da prendersi cura, nella sua vita, di circa duecentoventimila prigionieri. Non ammetteva che ci si prendesse gioco di loro o dei malati, soprattutto di quelli toccati nella mente: “L’uomo vivente non è un giocattolo, per nostro divertimento”, diceva brusco. E quando tutti si allontanarono con orrore da una bambina che moriva col volto devastato da un cancro, perché emanava un tale fetore che nessuno, (nemmeno i genitori) riusciva a sopportare, il Dottore per giorni e giorni le stette vicino, baciandola e abbracciandola e, al momento dell’agonia, se la cullò tra le braccia. A chi lo interrogava sulla carità cristiana rispondeva: “Io sono soprattutto cristiano e poi anche medico”.
Tale percorso quaresimale, diventato ormai punto di riferimento per tutte le comunità del Movimento Ecclesiale Carmelitano, rivela sempre più la forza straordinaria che prorompe dalla grazia di Cristo per i fedeli battezzati di ogni tempo e ogni luogo, modelli di vita reale per quanti, ancora oggi, desiderano andare incontro al Mistero ritornando alla profondità ultima del loro cuore.