Enna. Ieri sera il consiglio comunale convocato dal presidente Paolo Gargaglione con i caratteri d’urgenza ha approvato a maggioranza l’ordine del giorno sulla sanità, in cui si chiede:
1. di conteggiare nuovamente l’offerta di posti letto per acuti della Provincia di Enna escludendo i posti letto dell’Oasi “ Maria Santissima Ausiliatrice “ di Troina in quanto IRCCS inserito nella rete sanitaria ed a finanziamento statale. Pertanto il suddetto riconteggio, alla luce di quanto previsto dai LEA, vedrebbe l’attuale rete sanitaria provinciale adeguatamente dimensionata alle esigenze della popolazione ennese;
2. la costituzione di un terzo bacino regionale di riferimento per l’emergenza di primo livello che includa la fascia centro – meridionale dell’isola, ciò alla luce delle caratteristiche peculiari e specifiche di questa parte della Sicilia ( caratteristiche orografiche, difficoltà di collegamento con i grandi centri metropolitani, emergenze sanitarie del tutto specifiche quali quelle legate al continuo flusso di immigrati ) che sicuramente non potrebbero trovare adeguate risposte nel previsto modello che ruota intorno a Palermo e Catania;
3. di rivedere il limite di 400 parti l’anno quale limite minimo per il mantenimento dei punti nascita in quanto tale limite non potrebbe trovare applicazione nelle strutture sanitarie della provincia di Enna e lascerebbe, praticamente, priva di punti nascita quasi tutta la provincia con grave pericolo per le partorienti ed i nascituri costretti a spostamenti anche di ore per raggiungere la struttura sanitaria attrezzata più vicina;
4. l’immediata fine della fase di commissariamento dell’A.O. “ Umberto I° “ di Enna e la diffida dell’attuale commissario a non svolgere atti amministrativi che non rientrino nell’ordinaria amministrazione in attesa della nomina di un Direttore Generale con pieni poteri per affrontare, programmare e risolvere gli enormi problemi che attanagliano il nostro Ospedale nonché rilanciarne l’attività con particolare attenzione alle problematiche sanitarie della nostra popolazione;
5. di diffidare il Direttore Generale dell’AUSL n. 4 di Enna a non continuare sulla strada già intrapresa della dismissione di risorse, strutture e professionalità almeno finché il piano sanitario regionale non trovi applicazione nella sua interezza e sia chiaro il modello sanitario deciso dal legislatore regionale.
È bene precisare che si tratta di un documento che al momento della presentazione è stato condiviso da quasi tutte le forze politiche e che accoglie le richieste fatte, in occasione di un precedente incontro, dai sindacati medici, di comparto e del presidente del tribunale dei diritti del malato dell’azienda ospedaliera Umberto I°.
Mi dispiace che il centrodestra rispetto ad un problema molto sentito dalla nostra collettività e la cui trattazione per ovvie ragioni non poteva essere rinviata, abbia deciso di abbandonare i lavori d’aula per motivazione che nulla avevano a che vedere con l’argomento in questione.
Ritengo che se le istanze sopra riportate non troveranno accoglimento nella legge di riforma all’esame dell’ARS, verrà messa in forte discussione l’offerta sanitaria nella nostra Provincia.
L’ordine del giorno verrà inviato al Presidente della Regione On. Lombardo, all’assessore alla Sanità On. Russo ed a tutti i capi gruppo dell’ARS, in modo che possa essere preso in considerazione prima del varo della legge.