Convegno Inarch Sicilia su proposte recupero città abusive
Enna-Cronaca - 18/03/2009
Raccontare l’edificazione abusiva del territorio, parlando di “paesaggio invisibile” e di “città latenti”. Chiamare in causa gli addetti ai lavori per progettare una Sicilia diversa e trovare possibili interventi che ne accrescano le potenzialità ambientali e nuove opportunità economiche e sociali. Questi i punti fermi del convegno “Progetti per gli insediamenti abusivi in Sicilia. Tra aree urbanizzate ed ecosistemi vulnerabili”, organizzato da Inarch Sicilia – sezione regionale dell’Istituto Nazionale di Architettura – presieduta da Franco Porto, che si svolgerà venerdì 20 marzo presso l’aula magna della Facoltà di Agraria di Catania (via S. Sofia). L’incontro, patrocinato dalla Presidenza della Regione siciliana, dalle Consulte regionali, dagli Ordini provinciali catanesi di Architetti e Ingegneri e dall’ Ance Catania, vedrà confrontarsi studiosi, progettisti, imprenditori ed amministratori pubblici, nell’intento di approfondire e proporre possibili interventi progettuali per gli insediamenti illegali di cui è purtroppo piena l’Isola. Dopo i saluti del presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, il dibattito prenderà spunto dalla recente pubblicazione dei due volumi di Federico Zanfi, autore di “Città latenti, un progetto per l’Italia abusiva” e Davide Pagliarini, autore de “Il paesaggio invisibile. Dispositivi minimi di neo-colonizzazione”: oggetto di studio è il paesaggio abitato, una sana complessità entro cui è possibile muoversi, sostare e anche perdersi.
Nel corso del convegno – a cui parteciperanno tra gli altri, il dirigente dell’assessorato regionale Ambiente Rossana Interlandi, il presidente della Consulta regionale Gaetano Fede, il presidente Ance Catania Andrea Vecchio e i presidenti degli Architetti e degli Ingegneri etnei, rispettivamente Antonio Licciardello e Carmelo Maria Grasso – si proverà a capire se oggi è ancora possibile immaginare un futuro per il paesaggio dell’abusivismo, “una società molecolare che ha costruito uno spazio a sua immagine e somiglianza, senza rispettare regole che non fossero quelle individuali”. Si tratta di una condizione generale che riguarda le attuali società urbane, portando i professionisti del settore a trovare possibili interventi per accrescere le potenzialità ambientali e sviluppare nuove opportunità economiche e sociali.
I due architetti Zanfi e Pagliarini, presenteranno i loro lavori, attraverso i quali propongono un approccio progettuale sul territorio del Meridione, che oggi rappresenta una sfida problematica al pensiero architettonico, alla sua necessità di controllo e di ordine. Nasce così una proposta trasformativa per far affiorare caratteristiche e potenzialità dei luoghi.