Succede di tutto e di più al consiglio comunale di Enna e se ormai è diventata consuetudine per i consiglieri dichiararsi indipendenti, non è consuetudine sentire dei consiglieri che dichiarano di essere minacciati e che temono per l’incolumità della propria famiglia e sicuramente non è consuetudine lanciarsi offese, tra gli scanni di sala Euno, tra consiglieri oppure chiedere l’allontanamento dall’aula del consigliere che ha lanciato queste offese, e poi a metà ripresa l’arrivo della Digos, che sicuramente approfondirà l’argomento minacce. Il consiglio comunale avrebbe dovuto trattare il problema sanità, invece, in apertura di lavori, Giovanni Contino, ex presidente del Consiglio, ha comunicato all’aula di dichiararsi indipendente e di lasciare il PD, partito, che non è più, secondo lui, vicino ai bisogni della gente e della città. Le sue dichiarazioni hanno innescato un vero e proprio dibattito politico con interventi di Puglisi e Savarese del PD, che hanno sostenuto che ci sono delle regole da rispettare e Contino non le ha rispettate; per Aldo Tuminelli di Forza Italia la dichiarazione di Contino è una prova tecnica di sfiducia per l’amministrazione e per Carabotta del MpA nel PD vi è una continua perdita di pezzi per cui rischia di perdere la maggioranza in consiglio. Lo stesso Carabotta ha evidenziato che il consigliere Mario Messina, passato indipendente, teme per l’incolumità sua e quella della sua famiglia, mentre La Mattina ha cercato di mitigare la situazione, comunque è probabile che la Digos, per questo motivo, sequestrerà il verbale della commissione. Tra Alessandro Gravina (AN) e Peppe Mazzola (PD) c’è stato un continuo battibecco e Mazzola ha chiamato “fascista” Gravina andando a creare una situazione elettrica, quindi la proposta del presidente Gargaglione di sospensione dei lavori, poi l’arrivo della Digos. Sulla sanità ed i suoi problemi se ne è parlato sino a notte tarda.