Sicilia. Randagismo, coinvolte guardie forestali e protezione civile

PALERMO – L’assessorato regionale alla Sanità coinvolgerà il corpo delle guardie forestali e la protezione civile nella cattura dei cani randagi che da alcuni giorni stanno seminando il panico nella provincia di Ragusa. Saranno allestite delle vere e proprie squadre che setacceranno il territorio, composte da guardie forestali, veterinari e volontari delle associazioni per la protezione degli animali: è previsto anche il supporto degli elicotteri della protezione civile.
E’ questa una delle prime misure decise per fronteggiare l’emergenza di questi giorni in provincia di Ragusa.
“Il primo obiettivo – ha spiegato l’assessore regionale Massimo Russo – è quello di riportare immediatamente la necessaria serenità sul territorio della provincia, dove si è sparso il terrore fra la popolazione. Abbiamo già un’intesa di massima con il ministero per intervenire nelle forme e nei limiti previsti dalla legge: gli animali devono essere catturati con l’ausilio dell’anestetico e successivamente sterilizzati nelle apposite strutture. Superata la fase d’emergenza, affronteremo la materia nel suo complesso, trovando anche le necessarie risorse per potenziare le strutture e i controlli”.
Domani alle 11.00, alla prefettura di Ragusa il piano operativo verrà messo a punto nel corso di una riunione alla quale, oltre al prefetto Carlo Fanara e al dirigente generale dell’assessorato regionale alla Sanità, Antonella Bullara, prenderanno parte il presidente della provincia di Ragusa, i sindaci dei comuni della provincia di Ragusa, il direttore generale dell’Ausl 7, il dirigente dell’area interdipartimentale di sanità pubblica dell’azienda veterinaria dell’Ausl 7 e i responsabili delle quattro associazioni per la protezione degli animali iscritte all’albo della provincia di Ragusa.

Guido Monastra