Enna. Ritorna alla normalità il Consiglio comunale

Enna. Non è venuto a mancare il numero legale, ieri mattina, nei lavori del consiglio comunale, ma la discussione su un debito fuori bilancio, che riguardava i lavori di estrema urgenza presso lo stadio Gaeta di 40 mila euro, ha evidenziato come all’interno del consiglio e soprattutto all’interno del gruppo del Partito democratico ci sono turbolenze notevoli mai viste e che testimoniano la insofferenza di qualche consigliere che vuole, a qualsiasi costo, mettere a disagio il consiglio e la stessa amministrazione, che era presente con il vice sindaco, Peppe Petralia e l’assessore Margio, mentre il sindaco Rino Agnello assisteva ai lavori nell’ala riservata al pubblico. La delibera di pagamento alla ditta che ha eseguito i lavori è stata approvata a maggioranza con 10 voti favorevoli, tre contrari ( Contino, Fiammetta e Gravina) e tre astenuti (Tedesco, Vasapollo, Di Mattia), chiudendo un capitolo non certo edificante per il consiglio comunale perché è anche evidente che tutto quello che succede all’interno non è altro che una precisa strategia da parte di chi ha qualche problema con l’amministrazione o vuole fare pagare delle richieste non esaudite o delle designazioni non soddisfatte. Il consigliere Savarese lo ha detto chiaro che la ricerca di irregolarità in atti formali è la scusa per creare disagi. “Si vogliono creare contrapposizioni per creare un clima ritorsivo in aula – ha dichiarato Savarese – ed in queste condizioni è difficile poter continuare a lavorare con serenità. Il confronto è giusto lo scontro no”. Il vice sindaco Petralia ha cercato di chiarire, sottolineando che su quella delibera ci sono certezze tecnico-amministrative, mentre l’ex presidente del consiglio, Giovanni Contino, ha paventato irregolarità di carattere tecnico, Fiammetta di carattere formale, chiedendo il ritiro della delibera, che poi è stata approvata a maggioranza. Approvata la proroga dei termini per la liquidazione dell’Asen, che, in un recente passato, ha gestito l’erogazione dell’acqua e dell’illuminazione pubblica.

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redazione-vivienna