Enna. Nonostante le tante sollecitazioni e le proteste degli automobilisti, corso Sicilia e via Sant’Agata continuano ad essere gli ostacoli maggiori al defluire del traffico cittadino, e tutto questo perché viene a mancare un’attenta sorveglianza da parte dei vigili urbani. Il disordine automobilistico è diventato una delle caratteristiche del capoluogo ennese, che non riesce a trovare un filo conduttore per cercare di dare al traffico una certa fluidità. La chiusura , a tempo indeterminato, della provinciale “28”, la Panoramica, sta veramente condizionando gli automobilisti che circolano per Enna. C’è una continua protesta da parte degli automobilisti che per fare appena un chilometro impiegano da 30’ a 35’, ostacolati come sono dal parcheggiare selvaggio in tratti di strada dove dovrebbe essere vietato il parcheggio e dove dovrebbe operare una pattuglia volante per il controllo della situazione, specie nelle ore di punta quando la stazione arrivi e partenze degli autobus fa partire diecine di mezzi per la provincia e per tutta la Sicilia. Anche il centro storico dovrebbe avere un riguardo particolare da parte dei vigili urbani perché tra piazza Vittorio Emanuele (San Francesco) e piazza Prefettura il caos è quotidiano e ci vogliono interventi concreti per risolvere il problema. La chiusura della Panoramica ha provocato tutto questo e si tratta di una chiusura che durerà diversi anni, quindi sarebbe auspicabile che l’assessore all’urbanistica, Angelo Spampinato, il comandante dei vigili urbani, Aldo Gloria, effettuassero un monitoraggio della viabilità cittadina, andando alla ricerca di soluzioni che possano essere utili per l’intera città, in attesa che venga varato il nuovo piano traffico. Alcune soluzioni tampone vanno ricercato e con una certa immediatezza perché la situazione, in questo momento, è diventata insostenibile in quanto corso Sicilia, via Sant’Agata, provinciale numero “due”, via Pergusa vanno continuamente monitorate e sono necessari interventi decisi, se si vuole dare un certo ordine al traffico cittadino, che, in questo momento, è caotico e dispersivo e mal controllato.