Barrafranca. Nel pomeriggio del 27 febbraio 2009 gli uomini della IV sezione antidroga della squadra mobile di Enna – diretta dal vice questore aggiunto dr. Giovanni cuciti – hanno effettuato mirati servizi finalizzati a prevenire e reprimere reati in materie di sostanze stupefacenti nel territorio di Barrafranca, da dove, peraltro, molteplici sono state le istanze di sicurezza per l’affermazione della legalità e del rispetto delle leggi.
Venivano, così, avviati servizi di appostamento e di osservazione che da subito davano risultati di interesse investigativo.
Veniva, infatti, notata una prima autovettura che dopo avere effettuato dei giri di “ricognizione” si appostava in attesa di qualcosa; dopo pochi istanti sopraggiungeva un secondo mezzo, dal quale scendeva un individuo che scambiava alcune frasi con gli occupanti della prima vettura e poi si allontanava.
Ritenendosi che tale movimento era dovuto ad un accordo per la fornitura di stupefacente, il personale operante si metteva al seguito dei due mezzi, notando che il passeggero della prima auto scendeva e restava lungo la via, mentre il conducente effettuava una serie di giri, come se fosse in attesa di qualche cenno per poter recuperare il compagno e lasciare il centro di Barrafranca.
Ciò intuito, apparendo chiaro che la seconda auto fosse quella che avrebbe dovuto fornire lo stupefacente, si procedeva ad intercettarla sottoponendo a perquisizione il conducente, identificato in: Giuseppe Nicoletti, classe ’89, bracciante agricolo, pregiudicato. Infatti presso l’abitazione del giovane venivano recuperate alcune dosi di cocaina, quattro coltelli ed un cutter per la preparazione delle dosi, tre bilance di precisione, numerosi ritagli di carta stagnola per il confezionamento dello stupefacente. Inoltre, all’interno del mezzo, venivano trovati undici dosi di hashish già confezionate e pronte per lo smercio. Tutta la merce reperita, unitamente alla somma di novanta euro veniva sottoposta a sequestro. Attesi gli importanti riscontri investigativi, Nicoletti veniva, pertanto, arrestato e, dopo le formalità di rito, tradotto al carcere di Enna a disposizione dell’A.G.