Enna. Il presidente della Provincia regionale, Pippo Monaco, intervenendo ai lavori del consiglio provinciale, ieri pomeriggio, sollecitato da un’interrogazione del gruppo del PD, ha comunicato all’aula che esistono possibilità che la miniera di sali potassici di Pasquasia possa essere riaperta, dopo avere effettuato delle verifiche e tenuto conto che esiste una relazione di una società francese del settore, che, attraverso alcuni studi, ha dichiarato che ancora la miniera possiede materiale estrattivo per venti anni, senza contare che è possibile tirare fuori dalle acque reflue un metallo come il magnesio che viene utilizzato nell’industria aeronautica. A questo proposito ci sono stati una serie di incontri, che hanno visto la presenza dell’assessore all’Industria, Pippo Gianni, dei responsabili del Distretto Minerario di Caltanissetta, dei Tecnici dell’Italkali, che hanno consentito di valutare questa ipotesi molto importante per gli sviluppi che può avere anche nel campo occupazionale e di continuare a valutarla con particolare attenzione. I tecnici dell’Italkali hanno sostenuto che le discenderie delle varie gallerie potrebbero essere ancora efficienti. Proprio sulla base di questi incontri e sulle continue sollecitazioni del presidente della Provincia, Monaco, che ha coinvolto anche i rappresentanti delle Province regionale di Caltanissetta ed Agrigento, interessati al problema miniere di sali potassici, l’assessore regionale all’Industria Pippo Gianni ha programmato una riunione il prossimo 3 marzo per una verifica dei luoghi, un incontro ufficiale di coordinamento dei distretti minerari. A questa riunione Pippo Monaco ha chiesto di invitare anche i rappresentanti del Genio Civile e Protezione Civile. “Il mercato sui sali potassici esiste ed è buono – ha dichiarato il presidente Monaco – si possono avere fondi europei per la ripresa ed ora ci sono metodi di estrazione ad ultrasuoni che possono consentire interventi più rapidi ed economici”.