Enna. Convegno Associazione culturale ‘Fendinebbia’
Enna-city - 19/02/2009
Enna. “Un nuovo Umanesimo per un nuovo progetto di sviluppo” questo il titolo scelto dall’Associazione Fendinebbia per il convegno che si svolgerà venerdì 20 febbraio alle ore 17:00 alla Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte. Oltre al presidente Fulvio Licari, che introdurrà e al Sindaco Rino Agnello che saluterà gli intervenuti, saranno presenti:
• Rosario Crocetta, Sindaco di Gela
• Nino Grippaldi, presidente Confindustria Enna
• Angelo Aleo, segretario provinciale CISL
• Vincenzo Mudaro, segretario provinciale UIL
• Michele Magliaro, segretario provinciale CGIL
Concluderà il Senatore Giusepe Lumia.
“E’ necessario – sottolinea il presidente Licari- riproporre l’uomo al centro della visione generale per (ri)programmare ogni ipotesi di sviluppo a tale stregua. Fendinebbia è una associazione di recente costituzione, che si propone una sorta di rivoluzione culturale senza la quale inevitabilmente sarà il disastro, peraltro in gran parte in atto, nel tentativo di porre un argine alla deriva dei nostri giorni. L’appuntamento costituisce l’esordio dell’associazione nel dibattito pubblico e sarà l’occasione per proporre anche la nostra carta dei valori con la quale si vuole recuperare: il senso dell’importanza del bene comune; il senso della crucialità e irrinunciabilità dei diritti della persona; il senso della centralità del diritto al lavoro; affermare il principio della parità delle condizioni di accesso alle opportunità, della selezione su basi genuinamente comparative e meritocratiche; assolvere, qualora occorra, un funzione di denuncia per una giusta informazione; promuovere l’affermazione dei valori della trasparenza e della sobrietà nei comportamenti individuali, sia nelle relazioni private, sia nelle relazioni di rilevanza pubblica; maxime, allorquando siano ricoperte ruoli pubblici purchessia, anche se non necessariamente di rango istituzionale. Sul piano locale: recuperare il senso della cittadinanza, sul presupposto della effettiva fruibilità e vivibilità degli spazi storicamente destinati alle occasioni di incontro tra cives; propagandare e riaffermare la cultura della legalità, del rispetto delle regole in ogni ambito, sia di matrice giuridica, sia di matrice etica, in una complessiva visione laica dell’esistenza; promuovere la diffusione e il recepimento di modelli di comportamento individuale improntati al rispetto dell’ambiente, ed affermare l’ottica della compatibilità ad esso delle opere pubbliche, da realizzare in forme esteticamente sopportabili e di limitato impatto con le strutture urbane pre-esistenti”.