Sanità. Elio Galvagno (Pd): Dopo mesi di proclami l’assessore Russo ha buttato la maschera
Enna-Cronaca - 14/02/2009
Enna. Dopo giorni di cruenti ‘battaglie’ alla Regione per quanto riguarda la sanità, con mumerosi colpi di scena all’interno della maggioranza, non ultime le frizioni all’interno del Pdl tra gli uomini di Miccichè e quelli di Schifani, l’on.Elio Galvagno (Pd) ha rilasciato la seguente comunicazione: “Finalmente il Governo Lombardo ha buttato la maschera: è stato ufficializzato quello che da più parti si vociferava e cioè la chiusura degli ospedali di Piazza Armerina e Leonforte”. Così Elio Galvagno, deputato regionale del Pd, a proposito dell’emendamento che Russo ha presentato in Commissione Sanità all’Ars. “Per mesi abbiamo denunciato che dietro i numeri del Piano di Rientro e della legge di riordino si nascondeva un disegno preciso, che avrebbe portato alla chiusura dei piccoli ospedali, a favore delle grandi strutture presenti nelle aree metropolitane e soprattutto della sanità privata. Ora – continua Galvagno – l’Assessore alla Sanità Massimo Russo ha presentato un emendamento al disegno di legge di “Riordino del Servizio sanitario regionale”, che prevede la chiusura di 19 ospedali in Sicilia, tra cui proprio Piazza Armerina e Leonforte. E’ evidente – dice il deputato del PD – che lo scontro ormai quotidiano nella maggioranza sta producendo un pessimo esito, che rischia di creare danni gravissimi alla sanità delle aree interne della Sicilia, con conseguenze che peseranno solo sulle spalle dei cittadini e dei malati”. L’allarme era già stato sollevato dal Pd dopo la pubblicazione del decreto 24 dicembre 2008, in cui i posti letto della provincia di Enna venivano portati a 415, sancendo di fatto la riduzione da quattro a due ospedali nel territorio. Poi la conferma, venuta dall’emendamento proposto dal Governo Lombardo, per il tramite dall’assessore Russo, che dietro la vaga formula della riconversione, vuole sancire, nei fatti, la chiusura delle strutture di Piazza Armerina e Leonforte. “Strutture che, tra l’altro, – dice Galvagno – sono di recentissima costruzione e assolutamente adeguate a rispondere alle esigenze di un bacino ampio, che comprende anche numerosi comuni fuori provincia. Non si capisce come, chi in questi mesi ha annunciato la necessità di tagliare gli sprechi presenti nella gestione della sanità, pensi ora di partire proprio dalla chiusura di due strutture ospedaliere nuovissime, mentre in assenza di un progetto organico che guardi realmente alle esigenze dei cittadini, si sono spesi già 5 milioni di euro nella struttura ex CIS di Pergusa, senza avere chiaro a che cosa dovrà essere destinata.
In campagna elettorale – dice ancora il deputato del Pd – il Presidente Lombardo era venuto più volte in provincia di Enna, assicurando che nessun ospedale si sarebbe chiuso. La verità ora viene a galla. Il tentativo, dopo mesi in cui si è predicata la ricerca dell’efficacia e dell’efficienza nella gestione della sanità siciliana, è di far gravare solo sui territori periferici, e sulla provincia di Enna in particolare, il costo di un rientro della spesa sanitaria, che abbandona definitivamente l’ambizione di essere una riforma complessiva del sistema. Rimangono invece inalterati tutti gli sprechi e i centri di potere che in questi anni hanno attanagliato la sanità siciliana, e i tagli riguardano soltanto i servizi ai cittadini. Siamo ormai di fronte – conclude Elio Galvagno – al totale fallimento di questa maggioranza, ma adesso è necessario evitare che la loro incapacità pesi ancora una volta soltanto sui cittadini”.