Enna. Fase Ispettiva e studi di settore in Consiglio comunale
Enna-city - 14/02/2009
Enna. Solo fase ispettiva al consiglio comunale, riunitosi nella mattinata di ieri, sotto la presidenza di Paolo Gargaglione, ed un ordine del giorno sugli studi di settore, che ,partendo da parametri sbagliati, pone Enna e la sua provinciale alla pari con Milano, Bologna e Roma, vale a dire città che hanno un commercio decisamente più alto. Nella fase ispettiva gli argomenti affrontanti sono stati parecchi e di una certa importanza visto che hanno riguardato interrogazioni per la maggior parte presentate dai consiglieri della minoranza ed in particolare del consigliere Mario Tedesco dell’Udc. Gli argomenti hanno riguardato macello, camping internazionale di Pergusa, randagismo, funzionalità dei gabinetti pubblici di piazza Vittorio Emanuele, piazza Alessi. Non ci sono state risposte concrete, ma solo interventi possibili a cominciare dal macello, i cui macchinari probabilmente saranno smantellati e consegnate a qualche altro macello, precisando che all’interno si trova un “inceneritore” che è ancora impacchettato, quindi mai utilizzato, che costa parecchio e che è importante perché serve ad eliminare le carcasse degli animali morti o malati. Parte dei locali del macello sono stati concessi ad un’associazione dei Rangers. Per quanto riguarda il camping internazionali, mai inaugurato, e distrutto dall’Esercito in occasione dei “Vespri Siciliani”, occupato, in questo periodo, da alcune persone in difficoltà, ma le cui casette sono completamente distrutte. Forse sarebbe opportuno che tutto il camping fosse affidato magari ai privati in modo da riportarlo a nuova vita. Per quanto riguarda il randagismo, la situazione è in pieno caos, perché manca un’anagrafe canina, manca una collaborazione con l’Azienda sanitaria numero 4 per effettuare questa anagrafe ed il comune continua a pagare forti somme di denaro per portare i cani nel canile interprovinciale di Delia, in provincia di Caltanissetta, ma nel contempo il comune non riesce a ricavare un euro dalla tassa dei cani, che, invece, se applicata, darebbero dei contributi finanziari. Ancora chiusi i gabinetti pubblici di piazza Vittorio Emanuele, i cui lavori di ristrutturazione saranno completati tra qualche settimana, ma c’è il problema della gestione, che potrebbe essere affidata a qualche elemento dei cantieri di servizio. L’interrogazione del consigliere Fiammetta sulle contravvenzioni applicate erroneamente a piazza Alessi (Balata) da parte dei vigili urbani, perché esisteva già un’ordinanza del sindaco, è probabile che il problema possa essere risolto in breve tempo. A chiusura dei lavori l’approvazione dell’ordine del giorno sugli “studi di settore” che impegna il sindaco Agnello a darsi da fare a Roma per evitare di penalizzare il capoluogo ennese, messo alla pari della grandi città del Nord.
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Il Consiglio Comunale di Enna ha discusso e votato l’ordine del giorno sugli studi di settore, argomento che rappresenta un problema serio che sta preoccupando tutti gli operatori economici e i professionisti di Enna. Gli studi di settore, nati come strumento di collaborazione tra il Fisco e il soggetto contribuente, con l’obiettivo di individuare le condizioni effettive di operatività delle imprese e dei professionisti e di determinare i ricavi e i compensi che, con ragionevole probabilità, possono essere attribuiti ai contribuenti, sembra che siano diventati strumento di accertamento automatico.
Gli Studi, sono per loro natura, un riferimento non assoluto, bensì probabile, elaborato con un sistema oggettivo di calcolo a cui il contribuente, da un lato, e il fisco, dall’altro possono fare riferimento. Il fisco per facilitare le procedure che consentono di calibrare e dimensionare gli accertamenti ai casi di evasione vera e l’imprenditore o il professionista per poter avere uno strumento a fini gestionali interni, per “conoscersi meglio”, misurando il livello oggettivo della propria efficienza economica in rapporto alle imprese o alle attività professionali similari.
Le organizzazioni di categoria, supportate dall’ordine dei dottori commercialisti, hanno rilevato che con l’adeguamento ai criteri stabiliti per gli studi di settore, il Comune di Enna viene paragonato a Comuni molto più ricchi, come Milano, Brescia, Roma, Bologna evidenziando una sostanziale incongruenza nelle modalità di elaborazione, valutazione e/o applicazione dei parametri e che da riscontri oggettivi risulta evidente che il correttivo territoriale o è ininfluente ai fini del calcolo o è sostanzialmente errato.
Il risultato è che l’applicazione degli studi di settore cosi concepiti, comporta che un numero considerevole di imprese si ritrovano con dichiarazioni non congrue e non coerenti, con la conseguenza di essere chiamate, sulla base di un accertamento induttivo, a giustificare all’amministrazione finanziaria la loro incoerenza con gli studi di settore.
Le organizzazioni di categoria e gli ordini professionali, con l’ausilio del Prefetto da tempo tentano di mettere in luce la discordanza tra gli studi e la effettiva situazione delle imprese del territorio, interessando l’Agenzia delle Entrate e l’Osservatorio Regionale, senza alcun riscontro e lunedì 16 febbraio hanno organizzato un convegno a carattere nazionale, patrocinato anche dal Comune di Enna, per sensibilizzare l’Agenzia delle Entrate e la Sose affinchè si giunga ad una revisione degli studi di settore e degli indici di territorialità.
“Il tessuto economico ennese risulta essere sostanzialmente debole per una serie di fattori congiunturali, strutturali ed ambientali e con l’applicazione degli studi di settore così concepiti, buona parte delle micro imprese, che rappresentano più del 95% dell’economia locale, rischiano di chiudere la propria attività – ha detto l’assessore alle Attività Produttive, Tonino Palma che in qualità, tra l’altro di esperto della materia, ha messo in luce gli aspetti negativi che stanno penalizzando le imprese ennesi. Dopo un breve dibattito tutto il Consiglio, al quale hanno partecipato i rappresentanti della associazioni di categoria e il direttore della Camera di Commercio, all’unanimità, ha votato l’ordine del giorno che impegna il sindaco a recarsi presso il Ministero dell’economia al fine di ottenere i dati che hanno permesso alla So.Se. di classificare Enna nel Gruppo 3 come area ad elevata urbanizzazione con notevole grado di benessere. Nelle more della trasmissione dei dati da parte del Ministero all’ Agenzia delle Entrate, dovrà essere richiesta la sospensione degli accertamenti automatici con gli studi di settore per gli anni ancora oggetto di accertamento che si attestano al periodo 2002 fino all’ esercizio corso, mentre saranno trasmesse alle associazioni di categoria e all’ordine dei Commercialisti di Enna, per un attenta analisi e revisione, i dati e i parametri adottati dal Ministero dell’Economia e dalla SO.SE, a convocare entro 10 giorni dall’approvazione del presente ODG la deputazione nazionale e regionale per intraprendere in comune tutte le azioni possibili per la risoluzione definitiva della problematica degli studi di settore.