Enna: Tavolo tecnico sui rifiuti

Enna. Si è insediato il tavolo tecnico permanente per la ricerca di una soluzione ottimale nell’emergenza rifiuti che interessa tutto il territorio provinciale. Il tavolo tecnico è stato presieduto dal presidente Pippo Monaco, presenti i presidenti di Ato Rifiuti, Salvatore Ragonese, di Sicilia Ambiente, Rosario Agozzino, i sindaci di Aidone, Curia, di Piazza Armerina, Nigrelli, di Sperlinga, Matarazzo, e di Villarosa, Zaffora, il presidente del consiglio provinciale, Greco, il rappresentante di Assoutenti Bruno, i rappresentanti sindacali, La Valle, Petracalvina e Cantoni. Il presidente della Provincia, Monaco, nell’aprire i lavori ha posto i tre argomenti principali da affrontare: affidamento del servizio ed in questo caso non poteva che essere affidato a Sicilia Ambiente, affrontare il problema della tariffa 2009, quindi il recupero delle somme sulle tariffe pregresse e infine la salvaguardia dei posti di lavoro. Il presidente di Sicilia Ambiente, Agozzino, ha precisato che il primo problema da affrontare è quello di sbloccare il fondo di rotazione tenuto conto che, in questo momento, la mancanza di liquidità non consentirebbe di poter portare avanti il servizio e poi decidere sull’affidamento del servizio visto che Sicilia Ambiente, in questo periodo di vacatio, sta, comunque, assicurando il servizio, pur se in mezzo a tante difficoltà. Per una liquidità immediata ci vuole un impegno del presidente Monaco e della deputazione ennese a Palermo perché possano essere concessi dei fondi straordinari che si aggirerebbero intorno a 9 milioni e 400 mila euro. In un contesto difficile come questo è chiaro che ci deve essere la disponibilità di tutti, e la voglia di arrivare alla soluzione del problema. Il confronto di giovedì sera era necessario per sgomberare dalle trattative alcuni equivoci di fondo ed ha ragione il sindaco di Aidone, Filippo Curia, quando dichiara che bisogna sapere come partire, decidere se applicare la Tarsu (che è tassa comunale) con gli incrementi dell’Istat oppure la Tia dove incide per il 10 per cento l’Iva e per il 3 per cento la Provincia. Al di là dei problemi contingenti c’è anche da varare un piano industriale che possa anche garantire i posti di lavoro e un servizio di qualità. Intanto il primo passo da fare è quello di affidare temporaneamente il servizio a Sicilia Ambiente, perché bisogna assicurare il servizio; avviare una negoziazione con la Serit per evitare che incameri in questo periodo i proventi delle bollette in modo da far acquisire liquidità alla società; avviare un piano industriale che punti al potenziamento di nuovi servizi, come la raccolta differenziata in grado di salvaguardare i livelli occupazionali. “Ho riscontrato la volontà di affrontare in maniera seria e propositiva il problema che riguarda tutti, senza distinzione di colore politico o di sigla sindacale – ha dichiarato il presidente Monaco – occorre affrontare l’emergenza ma bisogna anche gettare le basi per far si che i rifiuti si trasformino da un grosso problema a una concreta risorsa economica”.

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redazione-vivienna