Mille euro e cacio, suicida in carcere il forestale di Regalbuto
Enna-Cronaca - 20/03/2008
Siracusa. Oggi alle 12,30 avrebbe dovuto comparire in tribunale a Siracusa davanti al gip Tiziana Carrubba per l’interrogatorio di garanzia. L’ispettore della Forestale Giuseppe Romano, 48 anni, di Regalbuto, si è suicidato, impiccandosi con i lacci delle scarpe nella cella del carcere siracusano di Cavadonna dove si trovava rinchiuso da ieri con l’accusa di concussione per aver preteso, assieme ad un collega anche lui arrestato, mille euro e due forme di formaggio da un allevatore di Rosolini.
A scoprire il corpo privo di vita dell’uomo è stato poco dopo le 6 di stamane l’agente di polizia penitenziaria appena entrato in servizio. Il suo collega che aveva appena finito il turno aveva salutato l’ispettore della Forestale che per togliersi la vita ha dunque sfruttato proprio il cambio del turno dei sorveglianti. In un biglietto indirizzato ai familiari l’uomo ha chiesto scusa per il proprio gesto.
Sul corpo di Giuseppe Romano il sostituto procuratore Antonio Nicastro, il magistrato che ha coordinando l’operazione dei carabinieri della compagnia di Noto culminata due giorni fa con l’arresto dei due ispettori della Forestale, ha disposto che domani venga effettuata l’autopsia. L’incarico è stato assegnato al medico legale Giuseppe Bulla. Nella stessa vicenda è stato arrestato anche Alfio Cirmi, 45 anni, di Centuripe che nella tarda mattinata di oggi è comparso in Tribunale davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.
ANSA