Enna 28/08/06 – E’ un giallo l’impianto di illuminazione dell’anello stradale del Castello di Lombardia, finanziato dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali con 175 mila euro, grazie all’interessamento di Massimo Greco, in quel periodo commissario dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Enna, che lo ha tirato fuori da un contenzioso che durava da anni.
L’azienda di soggiorno non ha più un commissario, gli assessori comunali ai Lavori Pubblici, Lorenzo Colaleo, e all’Urbanistica, Paolo Garofalo, interpellati hanno dichiarato che non ne sanno niente. Allora la collettività si chiede chi deve adoperarsi perché l’impianto di illuminazione pubblica ultimato e provato, abbia la fase di collaudo e quindi venga attivato?
Dovrà essere il comune responsabile del territorio oppure l’azienda di soggiorno e turismo?
Qualcuno, comunque, deve muoversi ed al più presto perché non è possibile continuare ad assistere al degrado di quello che è l’angolo più suggestivo e storicamente più importante del capoluogo ennese.
“Il progetto che, a suo tempo, aveva ottenuto il nulla-osta della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Enna – ha dichiarato Massimo Greco, consigliere provinciale di An – consentirà di creare l’illuminazione che il Castello di Lombardia merita, anche perché l’esterno del Castello rappresenta il biglietto da visita della Città. Il Castello ha bisogno di essere inserito nelle priorità delle risorse pubbliche se si vuole valorizzarlo e renderlo completamente fruibile. Troppi anni stanno trascorrendo dall’ultimo intervento pubblico eseguito e le interruzioni dei cantieri sono il male peggiore per un monumento”.
Allora era stato l’assessore regionale ai Beni Culturali , Fabio Granata, ad attivarsi perché fosse finanziato l’impianto di illuminazione del Castello di Lombardia. Il sindaco Rino Agnello e gli assessori hanno il dovere di attivarsi, da subito, perché l’impianto venga collaudato e poi messo in esercizio visto che, allo stato attuale, parte dell’anello stradale che circonda il Castello è completamente al buio.