Leonforte: Arrestato il pluriomicida Rosario Mauceri

Enna 21/04/06 – In data odierna, personale della locale sq. Mobile e del Commissariato di P.S. di Leonforte, ha tratto in arresto Rosario Mauceri, nato a Enna il 15.6.1961, residente in Leonforte (EN).

I reati contestati sono:
A) 575, 577, n. 3; 61 n. 5 c.p., 7 l.203/91 perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, agendo in concorso con soggetti allo stato non identificati, cagionava la morte di Filippo Musica e Elisa Valenti, che venivano attinti da colpi di arma da fuoco.
Con l’aggravante di aver agito con premeditazione e profittando di condizioni di tempo e di luogo (appostamento in orario serale presso l’abitazione isolata ove Musica si trovava agli arresti domiciliari) tali da ostacolare la pubblica e la privata difesa.
Con l’aggravante di cui all’art. 7 l. 203/91 per avere agito avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p. e comunque al fine di agevolare l’attività dell’organizzazione mafiosa denominata Cosa Nostra a Nissoria, il 30 giugno 1999.

B) art. 4 e 7 L. 895/67, 7 l.203/91 perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, agendo in concorso tra loro e con Angelo Leonardo nei cui confronti si procede separatamente, illegalmente portavano in luogo pubblico un fucile e delle armi corte, tra le quali un revolver cal. 38, non meglio identificate.
Con l’aggravante di cui all’art. 7 l. 203/91 per avere agito avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p. e comunque al fine di agevolare l’attività dell’organizzazione mafiosa denominata Cosa Nostra, a Leonforte ed Enna in epoca anteriore e prossima al 29.06.99

C) art. , 56, 575, 577, n. 3; 61 n. 5 c.p., 7 l.203/91 perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, agendo in concorso con soggetti allo stato non identificati, poneva in essere atti idonei, diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di Vincenzo Ilardi e Francesco Luce, contro i quali venivano esplosi diversi colpi di fucile calibro 12, non riuscendo nell’intento a causa della fuga di quest’ultimi.
Con le aggravanti di aver agito con premeditazione e profittando di condizioni di tempo e di luogo (appostamento in orario serale presso l’abitazione di campagna ed isolata di Vincenzo Ilardi) tali da ostacolare la pubblica e privata difesa.
Con l’aggravante di cui all’art. 7 l. 203/91 per avere agito avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p. e comunque al fine di agevolare l’attività dell’organizzazione mafiosa denominata Cosa Nostra, a Nissoria, il 31 agosto 1998.

D) in ordine al reato di cui all’art. 416-bis, commi 1, 4 e 6 C.P., perché, facevano parte dell’associazione denominata “Cosa Nostra”, operante nella provincia di Enna ed altrove, strutturata in organismi territoriali a base piramidale costituiti dalle “province”, a loro volte articolate in “mandamenti”, ciascuno dei quali composto da numerose “famiglie”, operanti unitariamente insieme con analoghe strutture insediate in altre zone del territorio nazionale ed estero, da qualificare “di tipo mafioso” perché i suoi appartenenti si avvalevano della forza intimidatrice del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà da esso derivante per commettere delitti di ogni genere, e principalmente omicidi, estorsioni, traffico nazionale e internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione e porto di armi ed altri ancora, nonché per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche quali forniture per la realizzazione di opere pubbliche e private, concessioni, appalti di opere pubbliche e pubblici servizi, e ancora per realizzare profitti ingiusti di vario genere per se e per altri, e per procurare voti a sé e ad altri in occasione di consultazioni elettorali; con le aggravanti, per tutti, dell’aver fatto parte di un’associazione armata avente disponibilità di armi ed esplosivi per il conseguimento delle finalità associative, nonché di aver finanziato le attività economiche assunte o controllate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto e il profitto dei delitti commessi.

Per il duplice efferato delitto in oggetto richiamato, Rosario Mauceri era già stato tratto in arresto per ben due volte, poiché colpito, in tempi diversi, da due differenti ordinanze di custodia cautelare in carcere. Più precisamente, una prima volta, in data 23/6/2001, fu tratto in arresto da personale del Commissariato di P.S. di Leonforte in esecuzione di O.C.C.C. emessa dal G.I.P. del Tribunale di Nicosia su richiesta di quella Procura della Repubblica, mentre una seconda volta fu tratto in arresto, in data 25/3/2002, da personale di questa Squadra Mobile, in esecuzione di provvedimento del G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta emesso su richiesta di quella D.D.A., ma in entrambi i casi fu quasi subito scarcerato a seguito di pronuncia a lui favorevole da parte del Tribunale del Riesame di Caltanissetta.

L’odierno provvedimento cautelare è stato emesso a seguito delle laboriose e complesse indagini svolte dalla locale Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Leonforte anche a seguito delle propalazioni di due recenti collaboratori di giustizia, segnatamente di Giuseppe Russo, cognato di Rosario Mauceri, il quale ha spontaneamente dichiarato di essere stato uno degli esecutori materiali del duplice omicidio Musica/Valenti, e di Umberto Di Fazio, reggente della frangia santapaoliana di “Cosa Nostra” operante in Catania, latitante fino al maggio del 2005.

Dopo gli adempimenti di rito il Mauceri è stato associato alla Casa Circondariale di Caltanissetta, per ivi rimanere a disposizione dell’A.G. procedente.

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