Dopo le festività mozione di sfiducia al sindaco Ardica

Enna. Centrosinistra ed UDC sono pronti a presentare, subito dopo le festività natalizie, la mozione di sfiducia all’attuale sindaco Rino Ardica, ma prima con autonome iniziative vorranno conoscere il parere della cittadinanza. Il centro sinistra ha già programmato per il prossimo 27 dicembre un’assemblea popolare, durante la quale i rappresentanti dei partiti del centro sinistra cercheranno di spiegare del perché vi sia la necessità di presentare una mozione di sfiducia all’attuale sindaco ed amministrazione.

Sulla stessa lunghezza d’onda si trova anche l’Udc, che, nel corso della riunione di martedì, ha discusso sulla mozione di sfiducia al sindaco, e l’orientamento dell’intero partito è teso a trovare una soluzione definitiva a questa situazione di fragilità istituzionale, per cui è probabile che anche l’Udc, con documento autonomo sia pronta a presentare la mozione di sfiducia.

I due raggruppamenti, con 20 venti consiglieri complessivamente, hanno i numeri perché la sfiducia vada avanti. Il centro sinistra, prima dell’assemblea popolare, ha riunito, presso i locali di via Roma, tutti i consiglieri comunali, oltre ai segretari comunali dei partiti, quindi Margherita, DS, Udeur, Sdi, Rifondazione Comunista, Verdi, lista civica, per discutere sulle azioni di portare avanti dal punto di vista politico, in modo da arrivare, in tempi brevi alla presentazione della mozione di sfiducia.
“Vogliamo sentire anche la cittadinanza su questo delicato argomento – ha dichiarato Paolo Gargaglione, segretario comunale della Margherita – Esistono le motivazioni politico-amministrative perché la mozione venga presentata; ci auguriamo, ovviamente, che, l’Udc faccia autonomamente lo stesso in modo da avere i numeri necessari per porre fine a questa legislatura, che è stata la peggiore degli ultimi venti anni”.
Francesco Comito, capogruppo dell’Udc, subito dopo la riunione della direzione comunale, ha evidenziato che anche il suo partito è pronto a presentare la mozione.
“Il partito ed il gruppo consiliare dopo un ampio dibattito ritengono infatti che i tempi siano maturi per porre fine ad una esperienza politico amministrativa fallimentare –ha dichiarato Francesco Comito – Tuttavia stiamo valutando l’opportunità di proporre un autonomo documento da sottoporre all’attenzione della città e dell’intero consiglio comunale. Non ci sono più le condizioni per poter cercare di collaborare con le forze politiche della Casa della Libertà”.

In effetti, nonostante le tante “serenate” fatte da Forza Italia all’Udc, allo stato attuale non esistono le condizioni perché l’Udc possa rientrare all’interno della Casa della Libertà. Sino ad ora, secondo i dirigenti del partito di Follini, ci sono state solo parole e non fatti, tanto è vero che le varie collaborazioni nate, sono fallite miseramente, a significare che si tratta di un’alleanza unilaterale, che serve soltanto a Forza Italia o ad Alleanza Nazionale a seconda dei casi. Subito dopo Natale, dunque, si dovrebbe avere segnali tangibili su una mozione di sfiducia che sembra essere giunta al traguardo.

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redazione-vivienna